Enditnow Rieti 2Notizie Avventiste – Raquel Arrais, direttore aggiunto del dipartimento dei Ministeri Femminili (Mmff) presso la Chiesa avventista mondiale, ha scritto recentemente: “Ho imparato nella vita che due cose uniscono le persone: una tragedia o una causa. Noi abbiamo la Causa degli Abusi da sostenere e preghiamo Dio che ci guidi a raggiungere l’obiettivo”.

A parlarne è Franca Zucca, responsabile dei Mmff presso l’Unione avventista italiana. “Ecco, anche in Italia, la ‘causa’ della prevenzione degli abusi è tuttora oggetto di incontri di informazione e formazione, di seminari, di adesione a iniziative di sensibilizzazione, di raccolta firme per petizioni varie, di manifestazioni per dire basta alla violenza perpetrata su donne, bambini, anziani, persone psichicamente o fisicamente fragili”, ha affermato.

Infatti, la prevenzione degli abusi sulle donne, in particolare, è stata oggetto di sermoni, seminari, tavole rotonde nei mesi di ottobre, durante la Giornata EndItNow; di novembre nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne; e lo è anche in dicembre, per la Giornata dei Diritti umani e a conclusione del percorso di 16 giorni per vincere la violenza, preparato e diffuso dalla Federazione Donne Evangeliche in Italia (Fdei).

Enditnow Germania stand 1“La sensibilizzazione da parte delle chiese è sicuramente aumentata. Si sta prendendo coscienza che tale ‘problema’ esiste non solo nella società in generale, ma anche dentro la chiesa”, ha aggiunto Franca Zucca.

Nella comunità avventista di Palermo, per esempio, il 7 dicembre si è svolta la giornata contro la violenza di genere. “Abbiamo indossato delle scarpe rosse e presentato il sermone e il video di EndItNow. Abbiamo informato la comunità del programma organizzato dalla Fdei”, ha spiegato Elvira Puleo. “In chiesa c’era un’attenzione particolare. Nel pomeriggio abbiamo proiettato un film documentario con storie di donne nigeriane vittime di abusi, seguito da un dibattito. Tanti ci hanno ringraziato per aver trattato l’argomento e hanno partecipato attivamente anche gli uomini”, ha concluso.

Se ne parla, in chiesa, ma si fanno anche piani per aiuti concreti. “Varie comunità hanno organizzato incontri per presentare materiale informativo e pratico come per esempio quello utilizzato per la Giornata EndItNow, ‘Gesù è il nostro rifugio’ e ‘Rompere il ciclo del silenzio’, avvalendosi, in alcuni casi, anche del contributo di professionisti come psicologhe, avvocati, commissari di polizia, ecc.”, ha spiegato ancora Zucca.

Enditnow Rieti 1Eventi sono stati organizzati a nelle chiese di Bari, Roma Lungotevere, Tirano, Caravaggio, Piazza Armerina, Niscemi, Palermo, Sciacca. “Alcune tra queste chiese hanno incominciato a interagire e collaborare con altre organizzazioni del territorio che si occupano di violenza sulle donne. Alcune, inoltre, pensano di aprire dei punti/centri di aiuto per donne in difficoltà”, ha specificato Franca Zucca.

I ragazzi dell’Associazione Italiana Scout Avventista (Aisa) di Potenza hanno partecipato, lo scorso 25 novembre, alla marcia contro la violenza sulle donne organizzata dal Comune di Avigliano. “È stata la prima volta che i ragazzi dell’Aisa hanno partecipato, ed è proprio ai bambini che si devono far capire certi valori per sensibilizzarli su questa tematica”, ha affermato Alessandro Butera.

“Vorrei caldeggiare di nuovo l’adesione alla campagna per la raccolta di firme”, ha concluso Franca Zucca, “Finora ne sono state raccolte cinquecentomila in tutto il mondo, ma c’è bisogno di arrivare al milione per poter presentare la petizione al Segretario Generale dell’Onu. Ringrazio tutti coloro che hanno già firmato, ma è ancora necessario rivolgersi a donne, uomini, e giovani sensibili al problema perché firmino la petizione che trovate in allegato. Raccogliamo firme sul luogo di lavoro, tra gli amici e conoscenti, tra il vicinato, a scuola, all’università ecc. Faccio appello a quelle comunità che ancora non hanno aderito alla campagna nella certezza che vorranno rispondere”.

Per ulteriori informazioni visitare il sito: www.avventisti.it/ministerifemminili

Per scaricare il modulo per la petizione cliccare qui.

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