Forte, commovente, significativo il racconto di Simone il lebbroso che ospita Gesù, e della donna peccatrice che unge i piedi del maestro (Luca 7:36-50). Ed è il maestro stesso che la elogia e la indica come esempio di amore riconoscente.

Se vogliamo che l’amore si manifesti in tutte le nostre azioni, dobbiamo assumerci la responsabilità di crearlo e alimentarlo continuamente.

Mario Calvagno e Carmen Zammataro commentano il testo di questa riflessione di Paolo Todaro, pastore avventista.

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