"Stanco della vita mondana che conducevo, ho sentito nel cuore di lasciare tutto e tutti; … nella meditazione mi sentivo sempre più libero e pieno di pace, non avevo nulla con me, eppure era come se avessi tutto”. Dalla esperienza con gli ultimi, alla Stazione Centrale di Palermo, Biagio Conte, inizia la Missione di Speranza e Carità, come amava definirla. Va ricordato come esempio di vita. Alla sua morte, alla camera ardente sono andati musulmani, ebrei, indù, protestanti, cattolici, credenti e non credenti.

Mario Calvagno e Carmen Zammataro commentano il testo della riflessione di Paolo Todaro, pastore avventista.

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