Adra valuta la situazione della popolazione colpita per intervenire al meglio nei soccorsi.

Notizie Avventiste – Un forte terremoto ha scosso diverse province dell'Ilocos e della regione autonoma della Cordillera, nelle Filippine del nord, lo scorso 27 luglio. Si tratta del peggiore sisma registrato nell'entroterra del Paese dal 2013, quando provocò circa 1,9 milioni di sfollati.

Il terremoto, di magnitudo 7.0 della scala Richter, ha innescato quattro grandi frane e causato la morte di quattro persone e decine di feriti. Il past. Roger Caderma, presidente della Regione Asia-Pacifico del sud della Chiesa avventista, ha espresso cordoglio alle famiglie delle vittime e vicinanza alle persone colpite.

L’evento sismico ha causato anche numerosi danni alle abitazioni, oltre al blocco della circolazione sulle principali autostrade nazionali. Circa 200 edifici storici dell’epoca coloniale spagnola, patrimonio mondiale dell’Unesco, sono stati distrutti nella zona a nord di Luzon. Alla prima forte scossa, avvertita anche nella capitale, ne sono seguite altre 40 di assestamento, come rivela l'Istituto filippino di vulcanologia e sismologia (Phivolcs).

Gli operatori di Adra sono impegnati nelle valutazioni delle necessità sul campo, in particolare nella provincia di Abra, per intervenire in modo mirato nei soccorsi. Jerry Requillo, responsabile di Adra nelle Filippine del Nord, ha riferito che gli sfollati nei centri di accoglienza hanno bisogno immediato di cibo, acqua e kit igienici. Inoltre, una delle preoccupazioni principali delle famiglie rimaste senza casa è quella di trovare un nuovo alloggio.

Il past. Caderma ha invitato le chiese avventiste della Regione a riunirsi in preghiera e ad essere un canale dell'amore di Dio verso gli altri attraverso donazioni di beni di soccorso e di denaro tramite Adra o le locali Missioni e Federazioni di chiese.

[Foto: Adra Filippine. Fonte: Regione Asia-Pacifico del sud]

 

Condividi