Veronica Addazio – Si scrive GAiN, si legge Global Adventist Internet Network. Ogni anno gli specialisti dei media della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno (video, radio, tv, web e Information Technology) si incontrano per scambiare idee, esperienze, progetti. Un appuntamento internazionale che ha una sua edizione mondiale e un’altra europea. Nel 2019, i due incontri si sono concentrati in una unica sede.

Sulla sponda giordana del Mar Morto, dal 22 al 28 febbraio 2019, si sono riunite più di 500 persone in arrivo da tutti e cinque i continenti. Un arcobaleno di volti, lingue, storie di donne e uomini che operano in un ambito centrale per la Chiesa avventista nella sua missione di evangelizzazione e condivisione della speranza incarnata da Gesù: la comunicazione.

Anche Hope Media Italia, il nuovo centro media della Chiesa avventista italiana ha partecipato al meeting, presentando i suoi obiettivi, la filosofia di fondo che lo anima e che si ispira a una visione crossmedia: i canali radio, video, web news cooperano per generare informazione e comunicazione all’interno e all’esterno della chiesa, in un’ottica di condivisione e sinergia. Il lavoro di Hope Media Italia è stato molto apprezzato dal pubblico internazionale accorso in Giordania; la strada intrapresa, infatti, si iscrive nel trend generale seguito dai diversi centri media avventisti già attivi in più parti del mondo: nella convergenza dei diversi canali comunicativi hanno trovato nuove strade e progettualità comuni.

Il gemellaggio con Adra
Il titolo dell’edizione 2019 del GAiN è stato «Finding our voice – 20 for 7», a significare che i 20 milioni di avventisti nel mondo hanno un grande mandato e un’impegnativa missione: raggiungere con il loro esempio, la testimonianza di fede e la cura del prossimo, i 7 miliardi di abitanti della terra. Non è un caso dunque che tra le novità del 2019, si sia avverato il «gemellaggio» del GAiN con un’altra realtà avventista centrale per le sue azioni nel campo della solidarietà e del sociale: Adra, l’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso. I rappresentati internazionali dell’associazione si sono ritrovati sul Mar Morto per il loro meeting annuale che si è chiuso confluendo nell’incontro del GAiN. Un invito destinato a far dialogare e lavorare assieme gli esponenti di entrambi i settori, il sociale e i media, nella consapevolezza che la comunicazione può e deve essere la voce delle tante attività di Adra e dei suoi volontari.

«Buone notizie» da spargere nel mondo
«Le parole chiave del GAiN sono servizio, generosità, senso di comunità, speranza, desiderio di comunicare e diffondere le cosiddette “good news”» ha sottolineato Williams Costa, direttore delle Comunicazioni presso la Chiesa mondiale.

Tutti i giorni sono stati presentati progetti e iniziative per far luce sulle attività di Adra e dei centri media avventisti nel mondo: dall’Health Expo, il presidio medico mobile che si aggira per le polverose strade della Giordania per prestare cure alla popolazione locale, alle attività evangelistiche di Awr (Adventist World Radio) che con le sue onde trapassa le foreste delle Filippine; fino ai Centri di speranza, luoghi di ritrovo nella secolare Europa aperti a tutti, per instaurare un dialogo diretto con le persone sui temi della salute, dell’alimentazione, della riflessione spirituale.

Dallo Zimbabwe al Kirghizistan, le sfide sono tante per i numerosi e appassionati missionari e operatori dell’informazione uniti dallo stesso desiderio: condividere la speranza di Gesù che è vivo nella nostra esistenza e che torna. Ognuno secondo le proprie possibilità, mezzi e risorse tecnologiche.

Creativo e dinamico l’intervento di Daryl Gungadoo, direttore di Adventist Review Media Lab, che in Giordania ha presentato un progetto realizzato con perizia storiografica e con l’ausilio delle più moderne strumentazioni cinematografiche: il film «Life of Daniel».

Guarda l’intervista a Corrado Cozzi.

Guarda l’intervista a Daryl Gungadoo. 

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