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Francesco Zenzale – “Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza. Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore. Il mercenario, che non è pastore, a cui non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e si dà alla fuga (e il lupo le rapisce e disperde), perché è mercenario e non si cura delle pecore (Giovanni 10: 10-13).

L’immagine di Gesù buon pastore è familiare nell’Antico Testamento e a noi tutti. Chi non ricorda a memoria il Salmo 23: “L’Eterno è il mio pastore…”.

Nel testo di Giovanni 10, il buon pastore che offre la vita in abbondanza, è contrapposto al ladro, il quale agisce depauperando il pastore. L’azione del predone non solo impoverisce il pastore, privandolo di ciò a lui caro e per il quale ha dedicato tempo e spazio esistenziale, ma pone anche fine all’esistenza delle pecore e finanche a quella del pastore stesso.

Il ladro agisce in funzione dei propri interessi e del gusto di uccidere, separando definitivamente le pecore dal pastore: distrugge, annienta, ammazza, pone fine all’esistenza.

Il buon pastore, al contrario, offre alle pecore pascoli verdeggianti, acque calme, vita in abbondanza. Si priva egli stesso di ciò a lui caro, persino della sua divinità (Fil 2:5-8), per stare con l’umanità. Egli passa notti in preghiera, all’aperto, viaggiando a piedi dal Nord a Sud della Palestina, senza badare al pericolo, alla pioggia e al vento, sempre in cerca della pecora perduta, afflitta da un’esistenza incerta, dal lutto, dalla sofferenza fisica e morale.

Gesù è il buon pastore per eccellenza. venuto dal cielo per offrirci una vita rigogliosa, esuberante, entusiasmante. Egli è un’esplosione di vita: i lebbrosi guariscono e sono restituiti alla società; i paralitici camminano è sono autosufficienti; i ciechi vedono è si liberano del bastone o del cane; il muto parla e smette di gesticolare; l’adultera è perdonata e si eleva fino al cielo con dignità; il ladro complessato scende dall’albero e restituisce il denaro rubato con gli interessi; l’indemoniato è liberato dalla schiavitù di Satana e riferisce le grandi meraviglie di Dio. La vedova riabbraccia l’unico figlio in un boato di vita e calore umano indescrivibili; la famiglia di Iairo sbalordisce di fronte alla figlia risuscitata; la tomba di Lazzaro si svuota alla presenza di Gesù, e Marta e Maria tornano a sorridere.

In tutti questi episodi e in tanti altri presenti nella Parola di Dio, cogliamo il trionfo della vita. La malattia, la solitudine, la morte cedono il passo alla vita che esplode in tutta la sua potenza.

Gesù è veramente un’esplosione di vita! Lo è anche per te?

Per ulteriori approfondimenti e/o contatti: www.avventisti.it/assistenza

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