Gesù esplosione di vita. Dove sei?
23 Gennaio 2019
Gesù esplosione di vita. Dove sei?
23 Gennaio 2019

Francesco Zenzale – “Dio il Signore chiamò l’uomo e gli disse: ‘Dove sei?’. Egli rispose: ‘Ho udito la tua voce nel giardino e ho avuto paura, perché ero nudo, e mi sono nascosto’” (Genesi 3:9-10).

Chissà quante volte Adamo ed Eva hanno avuto la gioia di chiacchierare con Dio sul far della sera, prima del dolce riposo. Quante confidenze, tenerezze, insegnamenti e spiegazioni. Nella mia breve passeggiata lungo il lago di Pusiano (tra le province di Como e Lecco, in Brianza. ndr), versante Bosisio Parini, fra incantevoli alberi, il fruscio del vento, il chiacchiericcio delle anatre, delle folaghe, dei gabbiani, lo sguardo attento degli scoiattoli e il sibillino sguazzare e saltellare dei pesci, mi pare di ascoltare la voce di Dio: Dove sei? Non mi vergogno e non mi nascondo, ma continuo silenzioso ad ascoltarlo e poi, dal profondo del cuore, si elevano canti di lode. Eccomi Signore! Non so perché ti amo, ma so che non posso più fare a meno di te!

È triste pensare che la vita di molti credenti sia come quella di Adamo ed Eva! Vivono nella paura di Dio e con un profondo senso di vergogna. Come se Dio fosse all’oscuro della loro fragilità o, ancor peggio, che non sia in grado di passeggiare con noi nonostante la caducità.

Adamo ed Eva, in un tempo imprecisato, cambiarono indirizzo scolastico. Prima come creature passeggiavano con Dio e nel suo amore potevano dipingere la tela della loro vita con sgargianti colori, poi scelsero di dipendere da Satana, nell’apparente autosufficienza, nella distorsione della realtà, e si trovarono soli e schiavi della paura e del disagio spirituale, relazionale e fisico. Figli del padre della menzogna (cfr. Giovanni 8:44). La tela della loro esistenza, come quella dell’umanità, iniziò a macchiarsi di lacrime, di sofferenze, di abbandono, di doppiezze e di false concezioni su Dio e sul suo amore.

Dove sei? A questa domanda, nella quale accolgo l’invito di Dio a camminare con me, sebbene la mia esile esistenza, rispondo: «Eccomi!. Sono pronto a continuare a vivere questo giorno con te. «Perché so in chi ho creduto, e sono convinto che egli ha il potere di custodire il mio deposito fino a quel giorno» (2 Timoteo 1:12). Io so in chi ho creduto! E tu?

 

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