Francesco Zenzale – I motivi per cui Gesù si è fatto uomo sono svariati. Nel Vangelo di Giovanni, capitolo 17, Gesù stesso evidenzia quelli più importanti. Eccoli in breve:
– per dare vita eterna a tutti coloro che crederanno in lui (v. 2; cfr. Giovanni 3:16);
– per farci conoscere il vero carattere di Dio, che è amore (vv.3, 6, 26; cfr. Giovanni 14.9);
– per compiere l’opera che il Padre gli aveva affidato (v.4; cfr. Giovanni 4:34);
– per offrire la parola di Dio e santificarci nella verità (vv. 14-17);
– affinché coloro che credono in lui siano uniti nella fede in Dio (vv. 20-23);
– affinché, un giorno, chi crederà in lui per mezzo della Parola sarà con lui nella sua gloria (vv. 24-25).

Oltre a queste brevi e significative risposte, possiamo cogliere altri importanti motivi se esaminiamo la sua presenza fra noi in relazione alla salvezza.

Gesù si è fatto uomo perché nessun essere umano avrebbe mai potuto operare in favore della propria redenzione. L’uomo non poteva essere “come Dio” prima del peccato e non lo è ancor più dopo. Non può in alcun modo pensare di essere Dio e di gestire la vita – che sua non è – autonomamente.

Antiche e nuove filosofie di vita cercano di farci credere che Dio è dentro di noi. Perciò, per vivere un’esistenza serena e ultraterrena, è importante mettersi in contatto con il “dio” che è in noi ed essere in sintonia con la natura. Poi ci sono religioni antiche e nuove secondo cui ogni essere umano ha in sé un’anima immortale o un’energia vitale, che trasloca nel cielo quando si muore. Una comprensione dicotomica dell’uomo tipica del mondo greco. Niente di più inattendibile. Nel mondo orientale, quello animista, si parla di trasmigrazione delle anime: una sequenza di reincarnazioni fino al punto di arrivare a essere parte del ṇirvāna. Anche questa teoria è ingannatrice e in qualche modo riproduce la tentazione edenica: “Voi sarete come dio” (Genesi 3:5).

Io credo che Gesù si sia fatto uomo per aiutarci a capire che alla morte non c’è soluzione umana e che le teorie intorno al dopo morte sono devianti, un’illusione esistenziale. L’uomo non può salire in cielo in nessun modo se non per mezzo di colui che è disceso dal cielo ed è risalito dopo la drammatica esperienza umana. “Nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo: il Figlio dell’uomo” (Giovanni 3:13).

 

 

Condividi