Notizie Avventiste – Il 23 settembre è la Giornata internazionale delle Lingue dei segni. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (Onu) ha istituito questo giorno speciale il 14 novembre 2017, e si celebra ogni anno dal 2018 per promuovere la consapevolezza sull’importanza delle Lingue dei segni per la piena realizzazione dei diritti umani delle persone sorde.
“La Giornata internazionale delle Lingue dei segni è un’opportunità unica per sostenere e proteggere l’identità linguistica e la diversità culturale di tutte le persone sorde e di altri utenti delle Lingue dei segni” si legge sul sito dell’Onu.

Secondo la World Federation of the Deaf (Wdf), ci sono circa 70 milioni di persone sorde nel mondo (più dell’80% vive nei Paesi in via di sviluppo), che utilizzano oltre 300 lingue dei segni diverse.
“Sono lingue naturali a tutti gli effetti, strutturalmente diverse dalle lingue parlate” dice ancora l’Onu “Esiste anche una lingua dei segni internazionale, che le persone utilizzano negli incontri internazionali e in modo informale quando viaggiano e socializzano. È considerata una lingua “pidgin” [cioè una lingua mista creata da una lingua specifica più altri elementi di una o più altre lingue], non è complessa come le lingue dei segni naturali e ha un lessico limitato”.

Fu proprio la Wfd a chiedere di creare questa giornata speciale. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite accolse la proposta e scelse il 23 settembre, data di nascita della Wfd nel 1951.

Questa sera, per celebrare la Giornata internazionale delle Lingue dei segni, monumenti e luoghi istituzionali di numerose città italiane si coloreranno di blu.

I Mafs 
Da molto tempo la Chiesa avventista mondiale ha istituito i Ministeri per le pari Possibilità (in inglese “Special Needs Ministries”) un servizio a favore delle persone con abilità diverse, per creare consapevolezza e rendere più inclusive le chiese, e offrire la formazione necessaria. Una ramificazione di questo servizio più ampio sono i Ministeri Avventisti in favore dei Sordi (Mafs), presenti in Italia dal 2017. L’obiettivo è accogliere con iniziative e risorse le persone sorde che spesso rimangono isolate dal resto del mondo, pur essendo dotate di notevoli talenti; e per sensibilizzare la comunità udente sulle loro necessità.

“A volte le persone sorde entrano nelle nostre comunità e non ci rendiamo neanche conto della loro presenza” aveva evidenziato il past. Andrei Cretu, direttore dei Mafs, in un’intervista di Notizie Avventiste “oppure quando ce ne accorgiamo non sappiamo o non siamo in grado di costruire con loro un rapporto per rispondere alla loro esigenza di conoscere Dio”.

Così, considerata l’importanza della lingua per comunicare, i Mafs hanno dato vita a una serie di corsi di formazione per insegnare la Lingua dei segni italiana (Lis), a cominciare dalla chiesa avventista di Milano, per poi coinvolgere numerose altre comunità in diverse città. Neanche la pandemia del Covid-19 ha fermato questo servizio. I corsi si sono svolti online. Quando è stato possibile tornare in presenza, l’insegnante Michela Dolce e i corsisti hanno indossato speciali mascherine con una finestra trasparente che mostrava la bocca, fondamentale per esprimersi in Lis.

“Abbiamo imparato a vedere parole dove prima vedevamo solo gesti e una grammatica organizzata nei segni che prima ci sembravano caotici. È una comunicazione totale, dove postura, viso e mani si integrano per dare voce al pensiero muto” ha affermato uno dei partecipanti al corso di Lis A1 tenuto quest’anno a Palermo.

“Questo corso ci ha donato soprattutto una nuova sensibilità nei confronti del nostro prossimo sordo. Conoscere l’altro è sempre un’esperienza formativa e conoscere almeno in parte il mondo della sordità ci ha reso un po’ migliori, perché meglio predisposti a comprendere, accogliere e integrare persone che spesso sono costrette ai margini delle nostre comunità per le difficoltà di comunicazione”.

Su hopemedia.it trovi tanti contenuti (notizie, audio, video) dei Ministeri Avventisti in favore dei Sordi.
(LF)

Condividi