GMP 2015 - locandinaLe donne cristiane celebrano la liturgia 2015 preparata dalle Bahamas

Notizie Avventiste – Dopo aver lavato i piedi ai suoi discepoli, gesto descritto in maniera dettagliata nel Vangelo di Giovanni, Gesù chiede: “Capite quello che ho fatto per voi?” (Gv 13:1-17). Ed è proprio questa domanda al centro della riflessione che unirà le donne cristiane, venerdì 6 marzo, nella celebrazione della Giornata Mondiale di Preghiera (GMP).

Per preparare la liturgia, le donne delle Bahamas si sono immerse nel testo biblico alla ricerca di risposte al gesto di Gesù e arrivando a comprendere che proprio in questo atto Dio dimostra il suo amore incondizionato, che si manifesta nel servizio: “vi ho dato un esempio perché facciate come io ho fatto a voi” (v. 15).

Le Bahamas sono un luogo di grande bellezza. La natura lussureggiante dai colori vivaci si riflette nel dipinto della liturgia, realizzato dalla pittrice Chantal Bethel. Ma pur essendo un paese apparentemente ricco, notevoli sono ancora i problemi che le donne devono affrontare: disoccupazione, violenza domestica e sessuale, maternità in età adolescenziale, malattie come cancro, Aids, ecc.

E allora ecco che le isole danno voce al popolo delle Bahamas e mentre le donne parlano nella liturgia e camminano sulle orme di Gesù e ripetono il suo gesto di servizio, avviene la trasformazione: una madre adolescente non si sente più sola perché trova sostegno per continuare ad andare a scuola e allevare il suo bambino; una donna che ha sconfitto il cancro, o persone che hanno l’Aids trovano la forza per vivere il loro percorso, e le catene della schiavitù e dell’oppressione sono rotte.

Nella GMP le donne affermano che la preghiera e l’azione sono inseparabili e che ambedue svolgono un ruolo essenziale nel mondo. Infatti il suo motto è: informarsi per pregare, pregare per agire.

Nata nel 1887 negli Stati Uniti d’America, la GMP si è presto diffusa in tutto il mondo. Il primo venerdì di marzo, donne cristiane di etnie, culture e tradizioni diverse si riuniscono per pregare, affermare la loro fede in Gesù Cristo, condividere speranze e timori, gioie e preoccupazioni, risorse e aspirazioni.

Anche in Italia, ogni anno, ci sono sempre più città in cui si celebra la liturgia.

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