Un pomeriggio dedicato al servizio e all’ambiente da ragazzi e ragazze presenti al secondo raduno nazionale dell’associazione.

Lina Ferrara – Sono già a casa i 1.200 scout arrivati da tutta Italia per partecipare al secondo raduno nazionale dell’Aisa (Associazione Italiana Scout Avventista). Tre giorni pieni di attività, momenti spirituali, laboratori e condivisione trascorsi nel B.-P. Park di Bassano Romano (VT), dal 27 aprile al 1 maggio. Eppure, il passaggio di questi ragazzi ha lasciato il segno nel Comune di Oriolo Romano.

Nel pomeriggio di sabato 28 aprile, i cittadini oriolesi hanno avuto la gradita sorpresa di incontrare gruppi di scout armati di attrezzi e buona volontà per pulire tre aree indicate dal Comune.

“È stupendo vedere un così grande gruppo che ha invaso le nostre vie” ha affermato Emanuele Rallo, sindaco di Oriolo, che conosce bene le attività sociali e comunitarie svolte dalla chiesa critiana avventista della cittadina viterbese.
“La comunità di Oriolo” ha aggiunto “è molto aperta e questo evento sicuramente è molto stimolante”

Anche l’assessore all’ambiente, Matteo Russo, ha ringraziato l’Aisa per aver voluto attuare questa iniziativa.
“Per noi, comunità di Oriolo, è un piacere avervi qua per portare avanti queste iniziative relative alle tematiche ambientali”, ha detto l’assessore Russo “Per noi sono molto importanti. È da tempo che la nostra amministrazione continua in questa storia di attività che vengono fatte soprattutto con gli scout Aisa. È una giornata in cui festeggiamo insieme a voi e ci fa piacere ospitarvi nella realtà di Oriolo stessa”.

Sono state liberate dalla spazzatura tre zone cittadine: Villa Altieri, parco urbano di circa otto ettari al centro di Oriolo; la fontana vecchia, nei pressi della Faggeta di Monte Raschio che da qualche mese è patrimonio dell’umanità Unesco; il parco urbano del Convento di Oriolo.

“Sicuramente Oriolo è già un comune virtuoso” ha chiosato l’assessore “ma si può sempre migliorare. L’attività di oggi è il culmine di iniziative come ‘Puliamo il mondo’ a cui partecipiamo con gli scout”.

Ascolta le interviste integrali al Sindaco e all’Assessore su radio Rvs.

Guarda la video sintesi del primo giorno del raduno.

Code alla mensa, canti, giochi, esperienze di vita e messaggi biblici, laboratori per imparare a creare oggetti e sviluppare la manualità sono gli elementi che hanno scandito ogni giornata del raduno.

“Crediamo che imparare qualcosa di manuale, di pratico sia fondamentale per questi ragazzi”, ha spiegato il past. Stefano Calà, responsabile Aisa nell’Italia del sud “Avere l’occasione di sporcarsi le mani e anche di portare a casa un ricordo è qualcosa di molto bello”.

Al raduno, S. Calà si è occupato dei laboratori per i Tizzoni, di cui fanno parte i bambini da 6 a 11 anni. Divisi in gruppi, gli scout hanno costruito degli oggetti da portare a casa come ricordo di questo evento: un portachiavi, una cornice, un origami.

“In particolare” ha aggiunto Calà “c’è un workshop molto bello, gestito da Michela Dolce che insegna ai ragazzi un canto nella lingua dei segni”.

Guarda la video sintesi del secondo giorno.

In effetti tutti i momenti comuni e i messaggi spirituali presentati dal past. Stefano Paris, presidente dell’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno, sono stati tradotti nella lingua dei segni per gli scout sordi presenti al raduno.

Le esperienze e le storie raccontate dal pastore, rese più attraenti dalla presenza di Mirtillo, la marionetta animata da Monica De Paolis, hanno spesso galvanizzato l’attenzione dell’affollata platea di bambini e ragazzi. Un compito non facile quello di far passare il messaggio del tema “Dio ha scelto te”, della cura del Signore verso ciascuno dei suoi figli, ma riuscito, se si pensa all’entusiasmo suscitato.

“Siamo tutti fratelli, e dobbiamo voler bene a tutte le persone. Quando tornerete a casa nelle vostre città, nelle vostre case o nel vostro quartiere ricordatevi di queste storie” ha detto il past. Paris ai ragazzi, riferendosi alle esperienze raccontate nei suoi messaggi “Dobbiamo essere uomini e donne, bambini e bambine capaci di amare gli altri in maniera incondizionata, perché sono come noi, perché hanno le stesse gioie e provano le stesse paure”. Poi, facendo roteare il suo fazzoletto scout, simbolo di natura, servizio e testimonianza, ha invitato tutti a fare altrettanto e a essere bandiere dell’Eterno, come lo fu Mosé.

Guarda la video sintesi del terzo giorno.

Il grido delle diverse pattuglie, le asce tolte dal ceppo e l’ammaina bandiera hanno concluso un incontro che ragazzi e guide porteranno sempre nel cuore. Buona strada!

 

 

 

 

 

 

(Foto tratte dalla pagina Facebook dell’Aisa)

 

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