Per piu’ di cinquant’anni l’industria dello zucchero avrebbe pilotato le ricerche, pagando decine di scienziati in modo che sminuissero il pericoloso collegamento tra alimenti zuccherati e problemi cardiaci e spostassero l’attenzione sui grassi saturi e il colesterolo. E’ quanto emerge da una nuova ricerca, pubblicata sulla rivista JAMA Internal Medicine, la bibbia della ricercatori Usa: una serie di 320 documenti, scoperti da tre ricercatori della University of California, San Francisco, metterebbe in luce una verita’ sconvolgente.

“Sono stati in grado di sviare il dibattito sullo zucchero per decenni”, ha detto al New York Times, Stanton Glantz, professore di medicina e autore del report. Il “depistaggio” si sarebbe verificato a partire dagli anni ’60. Stando ai documenti trovati e analizzati, nel 1967 un gruppo conosciuto come “Sugar research foundation”, oggi divenuto “Sugar Association”, avrebbe pagato alcuni ricercatori di Harvard circa 50.000 dollari a testa per pubblicare sul New England Journal of Medicine uno studio che distruggesse l’immagine dello zucchero come nemico per la salute del cuore (da Huffington Post del 13-09-2016)

Abbiamo chiesto un parere su questo presunto depistaggio a Ennio Battista, del mensile Vita e Salute

(ap)

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