Ezekiel Adeleye
Ezekiel Adeleye, Divisione Africa Centro Occidentale [Photo ©2015 Adventist Review / ANN. Photo by Tor Tjeransen]

Le revisioni ammodernano e rafforzano il testo senza alterare le dottrine.

A.McChesney, AR/ANN/ Maol – I delegati alla sessione della Conferenza Generale a San Antonio, Texas, hanno approvato un aggiornamento delle 28 dottrine fondamentali della Chiesa Avventista del Settimo Giorno che, fra le varie, sottolineano l’insegnamento biblico di una settimana creativa recente e letterale.

Le dichiarazioni chiave delle dottrine fondamentali della Chiesa non erano mai state modificate dalla loro prima adozione nel 1980, salvo l’unica eccezione dell’aggiunta di una dottrina fondamentale nel 2005. L’approvazione dei delegati martedì, dopo due giorni di dibattito, ha segnato la fine di una revisione quinquennale e di un processo accurato.

Nessuna dottrina fondamentale è stata cambiata dalle revisioni; molti testi sono stati semplicemente aggiornati e rafforzati, ha assicurato il Presidente della Conferenza Generale Ted N. C. Wilson ai delegati all’inizio delle discussioni.

“Non stiamo modificando le nostre dottrine fondamentali,” ha affermato Wilson. “Stiamo semplicemente cercando di migliorarle, di potenziarle e di renderle più comprensibili.”

Il Comitato di revisione ha modificato 21 delle 28 dottrine e Artur A. Stele, Vicepresidente della Conferenza Generale e presidente del Comitato di revisione delle dottrine fondamentali, ha presentato i cambiamenti proposti ai delegati.

Molti dei cambiamenti proposti sono di carattere secondario, come la sostituzione del pronome relativo inglese “which” con “that” (ndt che non cambia nulla in italiano rispetto al pronome relativo “che”), per riflettere un uso più moderno dello stesso. Parole come “uomo” e “genere umano” sono state sostituite da “persone” e “umanità” per tener conto della dimensione di genere.

La grande maggioranza dei delegati ha appoggiato le revisioni che vanno a chiarire il fatto che il matrimonio è fra un uomo e una donna, nella dottrina numero 23.

I delegati hanno preso in considerazione e approvato le revisioni alla dottrina numero 24 lunedì, votandole una per una. Occorrevano due terzi dei voti per rinviare un punto all’attenzione del Comitato di revisione.

Ma le raccomandazioni relative a quattro dottrine — circa le Sacre Scritture (numero 1), la Creazione (numero 6), il Gran Conflitto (numero 8) e il Ministero del Cristo nel Santuario celeste (numero 24) — sono state rinviate al Comitato di revisione per ulteriori modifiche.

Martedì, il Comitato di revisione ha ripresentato ai delegati gli emendamenti, che prendevano in considerazione i dubbi espressi.

Gran parte delle discussioni tenutesi lunedì e martedì si sono concentrate sulla “Creazione,” in base alle quali il testo è stato revisionato, aggiungendo le parole “recente” – per descrivere quando la Terra è stata creata – e “sei giorni letterali” – per spiegare la durata della settimana creativa.

Fra i delegati che hanno preso la parola per raccomandare di apporre ulteriori modifiche, ci sono stati Jiří Moskala, Preside della Facoltà di teologia della Andrews University; Richard M. Davidson, professore di Interpretazione dell’antico testamento presso la stessa facoltà; e Lawrence T. Geraty, Preside emerito de La Sierra University.

Wilson ha presentato la seconda giornata di dibattito, dicendo che una parola può essere interpretata in molti modi, ma la parola “recente” è stata scelta perché “dobbiamo chiarire che questo processo non è vecchio.”

Wilson ha detto di credere personalmente che la Terra abbia circa 6.000 anni. “Ma non abbiamo utilizzato questa descrizione qui. Abbiamo optato piuttosto per la parola ‘recente’” – ha detto, per riconoscere che gli avventisti non hanno una comprensione univoca dell’età esatta della Terra.

Ángel Manuel Rodríguez, già direttore dell’Istituto di ricerca biblica della chiesa e membro del Comitato di revisione, ha affermato che gli avventisti ritengono che l’età della Terra sia compresa fra i 6.000 e i 12.000 anni, ma che sono uniti nel credere che “la creazione non è avvenuta troppo tempo fa.”

Per Rodríguez “recente” è una descrizione accettabile.

“La chiesa non ha mai datato l’atto divino della creazione,” ha poi aggiunto.

Passando poi all’introduzione della frase “sei giorni letterali” nella stessa dottrina fondamentale, Rodríguez ha detto che nessuno suggerisce che la creazione sia avvenuta in giorni di esattamente 24 ore, ma semplicemente che ciò è avvenuto in “giorni letterali.”

“Genesi da 1 a 3 descrive cosa sia realmente accaduto. È una documentazione storica,” ha affermato.

L’aggiunta di “sei giorni letterali” è stata immediatamente appoggiata da James Standish, un delegato della Divisione Sud-Pacifico, che ha detto che il testo revisionato riflette la definizione stessa di “Avventista del Settimo Giorno”.

“Se i primi sei giorni non fossero stati sei giorni letterali, perché ci riposiamo il settimo giorno letterale?” ha aggiunto.

Ma Adrian Platts, un delegato della Divisione Sud-Africa, Oceano-Indiano, ha detto che un giorno letterale non poteva essere scandito dal sorgere e dal tramontare del sole, perché il sole è stato creato solo il quarto giorno della settimana creativa.

Un altro delegato, Marvin Wray della Divisione Nordamericana, ha detto che la parola “recente” era troppo ambigua.

“Chi siamo noi per provare a indovinare l’età della Terra?” ha detto, citando Giobbe 38, in cui Dio chiede a Giobbe: “Dov’eri tu quando io fondavo la Terra?”

Altri delegati si sono espressi fortemente a favore dell’adozione delle revisioni sulla “creazione”. Clifford Goldstein, redattore del manuale della Scuola del Sabato per adulti e delegato della Conferenza Generale, ha detto che il nuovo testo è una risposta appropriata ai tentativi di portare la teoria dell’evoluzionismo nella chiesa. Kathryn Proffitt, un’altra delegata della Conferenza Generale, ha fatto notare che suo figlio ha lasciato la chiesa a causa della confusione riguardo a quanto gli è stato insegnato circa le origini della Terra in una scuola avventista.

I delegati non hanno avuto grossi problemi con le revisioni delle dottrine fondamentali che le rendevano più attente alla dimensione si genere, eccetto durante la presentazione della dottrina n. 1 sulle Sacre Scritture. Il Comitato di revisione ha raccomandato di utilizzare “autori inspirati” al posto di “uomini santi di Dio”. Diversi delegati hanno operato una distinzione fra “autore” e “scrittore,” dicendo che Dio fosse l’Autore di tutta la Bibbia e che gli esseri umani ne sono gli scrittori. Altri delegati hanno espresso preoccupazione circa la sostituzione della parola “uomini” con “autori” dicendo che la cosa potrebbe essere legata alla cultura moderna, dicendo che soltanto gli uomini hanno scritto la Bibbia, quindi non c’era bisogno di utilizzare un linguaggio che tenesse conto della dimensione di genere.

Bill Knott, un membro del Comitato di revisione e redattore dell’Adventist Review, ha rassicurato i delegati sul fatto che il Comitato ha pregato molto per cercare di escludere pressioni di natura culturale o sociale nel considerare la scelta delle parole per la dottrina numero 1.

Non sono stati apportati cambiamenti alla dottrina fondamentale numero 1, la dichiarazione sulla Bibbia.

A dimostrazione della facilità con la quale i delegati hanno accettato le revisioni finali, il dibattito è finito circa 20 minuti prima della pausa pranzo prevista, sebbene fossero destinati a durare l’intera mattinata.

Stele, il presidente del Comitato di revisione, ha altresì annunciato martedì che la Conferenza Generale sta pensando di pubblicare un libro di facile lettura, che presenti le dottrine fondamentali. Questi ha preso la parola dopo gli interventi di vari delegati della Divisione Trans-Europea, esprimendo preoccupazione circa il fatto che gli avventisti neobattezzati e i giovani avventisti affrontano delle difficoltà legate alle dottrine espresse nell’attuale forma. Stele ha chiesto che le dottrine vengano espresse in un linguaggio moderno, con l’obiettivo di raggiungere le nuove generazioni.

Stele ha riconosciuto che il testo attuale delle dottrine fondamentali “potrebbe non essere il miglior strumento evangelistico”. Tuttavia, ha aggiunto: “Intendiamo lavorare su un libro che renderà il linguaggio comprensibile ai più giovani.”

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