Maol – Dopo più di cinque ore di presentazioni e discussione, i delegati del Consiglio annuale della Chiesa mondiale hanno approvato una raccomandazione del Comitato di supervisione sull’unità della chiesa (Uoc). Con 185 voti a favore, 124 contrari e 2 astenuti, è stato approvato il documento «Regard for and Practice of General Conference Session and General Conference Executive Committee Actions» (Rispetto e prassi delle azioni dell’Assemblea mondiale e del Comitato esecutivo della Conferenza Generale). La decisione è stata presa dopo la proroga votata dal Comitato esecutivo della Conferenza Generale nella riunione di ottobre 2017. Tale azione si riferiva a una precedente proposta, presentata nel 2017 dallo stesso Uoc, rimandata indietro per ulteriori studi.

Il documento votato
Il documento delinea la procedura per affrontare le questioni di non conformità all’interno della Chiesa avventista. In sintesi, il procedimento inizia con l’inosservanza percepita e riportata al livello amministrativo della Chiesa più vicino al problema. Il documento sottolinea la necessità di una «giusta preocedura cristiana» che includa preghiera, dialogo e «un clima di sostegno». Come parte del processo, all’entità non conforme verrà chiesto di fornire prove di conformità o di un piano per «realizzare una conformità duratura».

Se non si raggiunge alcuna risoluzione ai livelli amministrativi più vicini, il Comitato amministrativo della Conferenza Generale (Adcom) può sottoporre la questione a uno dei cinque comitati consultivi. Questi comitati, denominati «Comitati per la conformità», erano stati precedentemente approvati dall’Adcom.

Dopo aver studiato la questione, il Comitato per la conformità può formulare raccomandazioni all’Adcom per provvedimenti disciplinari. L’Adcom può quindi riferire le raccomandazioni al Gcdo e al Comitato esecutivo. Il documento successivo delineerà una procedura di appello e misure disciplinari.

Queste misure disciplinari possono essere votate solo dal Comitato esecutivo e possono includere avvertimenti ufficiali e rimproveri pubblici. In caso di persistente non conformità, è consentita la rimozione da membro del Comitato esecutivo con un voto che abbia la maggioranza di due terzi, secondo lo statuto della Conferenza Generale.

La discussione
Nella sessione pomeridiana, Ted N.C. Wilson, presidente della Chiesa avventista mondiale, ha ricordato ai partecipanti che «le origini del documento provengono da voi. È il vostro documento. È nelle vostre mani. Non è il mio documento».

Wilson ha chiarito che non ci sono state raccomandazioni da parte dei Comitati per la conformità, in occasione del presente incontro annuale del Consiglio. Il presidente ha poi chiesto a tutti di partecipare con uno «spirito dolce e un comportamento cristiano. Vogliamo un’impostazione molto aperta. Vogliamo andare avanti con uno spirito aperto e gentile. Siamo qui per fare la volontà del Signore».

Michael Ryan, presidente dell’Uoc, ha ricordato la storia del documento e introdotto le presentazioni di David Trim, direttore dell’Ufficio archivi, statistiche e ricerche; di Karnik Doukmetzian, consigliere principale della Chiesa; e di Hensley Moorooven, sottosegretario della Chiesa mondiale. Ryan ha presentato l’adozione del documento e Moorooven ha successivamente letto il documento ad alta voce.

Settantuno delegati e invitati si sono messi in fila davanti a cinque microfoni, per esprimere le loro osservazioni sul documento proposto.

«Questo pomeriggio viviamo la chiesa nella sua forma migliore», ha dichiarato Mark Finley, noto evangelista e vicepresidente emerito della Chiesa mondiale “È salutare per una chiesa quando i leader parlano apertamente e onestamente. Ciò che vedo oggi è una chiesa che lotta con un problema».

Finley ha continuato a parlare a favore del documento, affermando che esso «non porta o promuove il potere regale, anzi offre salvaguardie contro di esso». Ha affermato il ruolo della policy in una chiesa unita: «Le normative sono accordi reciproci, ma regolano le nostre azioni come leader della chiesa, e prego che la appoggeremo insieme».

«La Chiesa avventista non fallirà» ha affermato Dan Jackson, presidente della Divisione Nordamericana «Dio condurrà la sua chiesa a una conclusione gloriosa». Jackson, tuttavia, ha ammonito circa l’approvazione del documento: «Credo che l’adozione di questo documento cambierà i rapporti all’interno della chiesa. È in contrasto con i pionieri e si traduce in pratiche commerciali. L’atmosfera di questo documento non unirà. I membri della Divisione Nordamericana sentiranno di essere stati spinti verso i margini della chiesa».

«La fede senza libertà è solo una catena, un fiore senza colore», ha detto Tamas Ocsai, presidente della Chiesa avventista in Ungheria «La libertà di coscienza è importante per gli avventisti. La mia grande preoccupazione è: ”Vogliamo davvero usare questo documento per ferire l’unità della nostra amata famiglia ecclesiale?”».

«Sono favorevole a questo documento» ha affermato Esther Abayo, della Divisione Africa centro-orientale «Tutti noi crediamo che la conformità sia necessaria, l’unica paura xecondo me è che le persone temono le conseguenze derivanti dalla non conformità».

«Penso che la maggior parte delle persone nelle chiese locali stiano pensando di più all’avanzamento e all’adempimento della missione» ha proposto Adan Ramos Lagos della Divisione Interamericana «Credo che abbiamo abbastanza regolamenti e dovremmo rispettarli».

«Avremo più successo nella missione e il nostro rapporto sarà molto più profondo perché qui abbiamo imparato a capirci, nonostante le differenze di opinioni», ha aggiunto Mikhail Kaminskiy, presidente della Divisione Euro-Asia.

Mario Ceballos, direttore dei Ministeri della cappellania presso la Chiesa mondiale, ultimo delegato a parlare, ha offerto una prospettiva pastorale: «La più grande prova di fede è quando non ottieni quello che vuoi, ma sei ancora capace di dire “Grazie, Signore”».

Osservazioni conclusive
Wilson ha espresso apprezzamento ai membri del Comitato esecutivo per lo spirito positivo manifestato durante il pomeriggio. «Sono straordinariamente impressionato dalla vostra pazienza. Voglio anche esprimere il mio profondo apprezzamento a voi, come gruppo, per il modo in cui avete parlato. Questo dice tutto».

«Quando partiremo da qui, stasera» ha concluso Wilson «restiamo uniti nel portare luce a tutti coloro che ancora non sanno dell’imminente ritorno di Gesù».

[Foto: Adventist News Network]

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