M18-Editoriale_elezioni-europee– «Complimenti per quel piccolo editoriale sull’Europa con l’allegato che ho aperto e letto con interesse e attenzione» – Giusy, chiesa di Catania

– «Sono sicuro che esistono cristiani che ricercano la pace, la tolleranza e la libertà religiosa e che non credono che l’Europa abbia “migliorato la vita”. L’opinione di queste persone che preferirebbero il separatismo non è un vociare “vuoto e insulso”. Mi fa specie che il Messaggero liquidi così le ragioni di chi la pensa diversamente. Ma poi queste ragioni le conoscete? Darete spazio anche a quelle, come avete dato spazio alla voce di Zagrebelsky?
Ma poi perché il Messaggero avventista si schiera su questo tema? Questa è per caso la posizione della Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno? Grazie per i chiarimenti» – Emilio Tartaro, chiesa di Novara

Giuseppe Marrazzo – La campagna elettorale che si è appena conclusa è stata da molti definita una delle peggiori per le accuse e i toni e non solo per le argomentazioni, spesso inesistenti o poco chiare. Circa la posizione della Chiesa avventista relativa al voto, gli attenti lettori del Messaggero sanno che ne ho già parlato in passato (cfr. Messaggero avventista, aprile 2006, pp. 14-16) quindi, non è il caso di ripeterlo. Ho scelto Zagrebelsky perché è un giurista e non un politico; come sa, il nostro mensile, in campagna elettorale, non si schiera con nessun partito politico né invita a votare un determinato candidato benché, nel fervore della competizione, ogni opinione, incluso la sua lettera, esprima un certo colore.

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