I partecipanti raccontano l’esperienza vissuta. 

Notizie Avventiste – I Ministeri Avventisti in Favore dei Sordi (Mafs) continuano a preparare le chiese all’accoglienza e all’integrazione delle persone sorde. La tappa nella capitale ha visto protagonista la comunità di Roma Appia, dove un gruppo di partecipanti ha imparato le basi per parlare la Lingua dei Segni Italiana (Lis) grazie a un corso online. Si è svolta, invece, in presenza la consegna degli attestati.
“Vorremmo raccontarvi l’esperienza che noi della chiesa di Roma Appia abbiamo vissuto negli ultimi mesi grazie ai Mafs” dicono dalla comunità “Il tutto è iniziato perché diversi giovani del nostro distretto hanno espresso il desiderio di studiare la Lis. Dall’11 novembre al 2 dicembre 2021 abbiamo seguito via Zoom il corso base Lis di livello A1”.

Il 12 marzo 2022 si è svolta in presenza la cerimonia di consegna degli attestati. “Per l’occasione” raccontano i partecipanti “ci siamo presentati davanti a tutta la chiesa parlando in Lis, tradotti da Michela Dolce che ci ha istruito, formato e ha organizzato tutto il corso”.
I partecipanti sono felici di condividere le loro esperienze ed emozioni.

Testimonianze 
Un’occasione per mettersi in gioco 
“È passato molto tempo da quando ho avuto il mio primo approccio con la Lis. Ho sempre avuto modo di vedere da vicino questo mondo affascinante ed inizialmente osservavo gli altri che, pian piano, cercavano di imparare e ciò ha portato in me curiosità ed interesse. Il corso Lis dei MAFS mi ha dato l’opportunità di potermi mettere in gioco nell’apprendere e approfondire ciò che sapevo, seppur di breve durata. Sia io che mia sorella Juliet speriamo di poter continuare questo corso appena iniziato”.
Rachele Puma.

Esperienza nuova e gratificante 
“Aver partecipato al corso Lis dei Mafs mi ha arricchito molto. Ho sempre avuto molta curiosità per la lingua dei segni. Con mia sorella Rachele, abbiamo iniziato questo percorso, addentrandoci nella realtà della Lis. È stata un’esperienza nuova e gratificante, che mi ha dato la possibilità di conoscere un mondo nuovo, seppure il corso sia durato poco. Questa esperienza mi ha reso maggiormente consapevole delle difficoltà che i sordi possono incontrare nella quotidianità con la comunicazione, soprattutto durante questo periodo di pandemia dove, con le mascherine, è diventato difficile comunicare”.
Juliet Puma

Abbattere le barriere, avvicinare a Gesù 
“Ho sempre desiderato approcciarmi al mondo della Lis, mi ha sempre affascinata la possibilità di scoprire e imparare nuovi modi di comunicare. Perciò quando si è presentata l’occasione di svolgere un corso base con i Mafs Italia, ho deciso di coglierla subito. È stato entusiasmante! Ho vissuto con trasporto ogni singolo momento di questo percorso. Alla fine del corso, quando del tutto inaspettatamente la nostra Michela ci ha messi di fronte a delle persone sorde, dandoci la possibilità di interagire con loro e di presentarci grazie a ciò che abbiamo imparato durante il corso, è stata per me un’esperienza molto forte. Non avevo mai interagito prima con persone sorde. È stato bellissimo, nonostante il timore e l’emozione per la novità. A conclusione del percorso, è stata organizzata una piccola cerimonia nella nostra chiesa locale, affinché anche i nostri fratelli e sorelle di chiesa sapessero dell’iniziativa intrapresa. Grazie all’intervento dei Mafs, e di ciò che hanno portato alla nostra conoscenza, ho avuto modo di riflettere su degli aspetti che non avevo mai preso in considerazione prima. Inizialmente ho intrapreso questo percorso per il fascino e l’interesse personale che nutrivo nei confronti della Lis da sempre. Ma poi ho scoperto una cosa di cui forse pochissime persone sono a conoscenza: la comunità sorda mondiale è formata da 466 milioni di persone; di queste, solamente il 2% nutre una fede cristiana. Questa notizia mi ha colpita profondamente, perché è profondamente triste! Mi rattrista pensare che così tante persone sorde nel mondo non abbiano accesso alle meravigliose verità bibliche e alla luce divina, solo per le difficoltà di comunicazione tra sordi e udenti. Allora, in quest’ottica, lo studio della Lis diventa molto di più. Si fa strada l’aspetto missionario. Imparare la Lis significa abbattere le barriere che tengono i sordi lontani da Gesù. D’altronde, Gesù ci ha lasciato una missione. Non ha semplicemente detto ‘andate e predicate’, ma vuole che portiamo il vangelo ‘a ogni creatura’, affinché tutti abbiano la possibilità di conoscerlo. Quindi, forse, è arrivato il momento di abbattere queste barriere. Come chiesa locale, abbiamo deciso nel nostro piccolo di impegnarci in questo, al fine di rendere la nostra comunità accessibile a tutti. L’impegno è grande, ma sono sicura che ne varrà la pena. Credo che in un mondo in cui si parla tanto di inclusione, diventi importante che sempre più persone, grandi e piccoli, conoscano la Lingua dei Segni Italiana, affinché non resti ‘confinata’ solo ad alcuni, ma si possa davvero essere uguali proprio grazie alle nostre diversità, e soprattutto affinché la missione che ci è stata affidata possa andare avanti nel migliore dei modi. E così potremo essere uniti gli uni gli altri alla gloria di Dio”.
Irene Barbuscia

Non solo integrazione, ma inclusione 
“Prima di questo corso non avevo mai avuto modo di interagire direttamente con delle persone sorde. Fino a qualche tempo fa, gli unici miei contatti con la comunità sorda erano stati solo degli sporadici incontri con dei sordi che conversavano fra loro e quei programmi in TV che fornivano la traduzione nella Lingua dei Segni Italiana. In entrambi i casi ero completamente escluso dalla possibilità di comprendere qualcosa delle informazioni che venivano scambiate. Negli ultimi anni, partecipando all’attività scoutistica della chiesa avventista come animatore, ho avuto modo di conoscere i Mafs e l’impegno che infonde nell’integrazione dei bambini sordi. Da qui, appena ho avuto notizia della possibilità di imparare la Lis, ho accolto di buon grado e con entusiasmo questa occasione, per poter partecipare io stesso ai progetti di integrazione dei Mafs. Ciò che mi ha affascinato maggiormente, e mi spinge ancora a voler continuare, è la possibilità di partecipare io stesso alla missione dei Mafs per poter portare il messaggio biblico anche a persone che ne restano escluse per il solo fatto di trovarsi impossibilitati a comunicare con gli udenti. La conoscenza della Lingua dei Segni Italiana è lo strumento che permette di abbattere l’isolamento dei sordi per poterli includere nella comunità. Non solo integrazione, ma inclusione. Per il futuro della nostra chiesa non penso solo ad una traduzione in Lis dei sermoni, ma proprio alla possibilità di essere su uno stesso piano e partecipare pienamente a tutte le attività di comunione che si vivono con i fratelli e le sorelle. Lo scorso 12 marzo, in occasione di una piccola cerimonia nella nostra chiesa in cui abbiamo ricevuto gli attestati di partecipazione al corso Lis che abbiamo seguito a novembre dell’anno scorso, abbiamo avuto modo di vedere cosa significa portare davanti agli altri un modo ‘nuovo’ di comunicare e, con grande piacere, ho potuto notare come anche altri fratelli e sorelle si sono interessati alla possibilità di allargare la nostra comunità di chiesa alla comunità dei sordi. Stiamo provando a portare avanti un progetto che spero e prego possa raggiungere lo scopo di realizzare nella nostra comunità locale la missione dei Mafs. Ci vorrà del tempo, ma la volontà non manca!”.
Alessandro Volante

Prospettive future
Incontro spesso persone sorde in metro. Ho sempre voluto chiedere loro almeno come si chiamavano per poter semplicemente fare le cosiddette ‘due chiacchere’. Grazie al corso Lis che abbiamo svolto online attraverso i Ministeri Avventisti in Favore dei Sordi, per la prima volta nella mia vita ho potuto parlare con dei sordi. Ora quello che desidero è molto di più. Abbiamo in mente un sogno come chiesa di Appia. Un sogno emozionante e impegnativo allo stesso tempo. Uno degli scopi di questo corso è stato quello di sensibilizzare i partecipanti, e con me ha funzionato davvero, per la missione verso i fratelli sordi che ancora non conoscono Dio. Quando Gesù ha detto ‘Andate e fate miei discepoli tutti i popoli della terra’, intendeva veramente “tutti”. I sordi spesso non fanno parte di questi ‘tutti’.
Ci sono moltissime persone che aspettano di scoprire la salvezza in Gesù Cristo e sono impossibilitate perché non c’è nessuno che glielo annunci nella loro lingua. Grazie a questo corso è possibile imparare questa lingua! Grazie a Dio per questa opportunità! Tu che stai leggendo queste parole, non perdere l’opportunità! Se ciò che abbiamo scritto ti fa ardere il cuore, parla con i dirigenti della tua comunità per organizzare un gruppo di interessati e iniziare a imparare la lingua dei segni italiana!”.
Liudmila Biscardi

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