Raoul Follereau (Nevers, 19 agosto 1903 – Parigi, 6 dicembre 1977) è stato un giornalista, filantropo e poeta francese. Nel 1935, seguendo per interesse personale e come inviato speciale del giornale La Nation le orme del missionario Charles de Foucauld, durante un safari in Africa viene a contatto per la prima volta con la terribile realtà dei lebbrosi. La jeep con la quale viaggiava è costretta a fermarsi presso uno stagno: in quel momento dal fitto della foresta emergono i lebbrosi, dai visi impauriti e dai corpi distrutti e rovinati dalla malattia, con un disperato bisogno di cibo. Questo incontro cambia la sua vita. Molto colpito da ciò che ha visto Follereau ritorna in Francia per fare qualcosa per queste persone.

Nel 1946 lancia il Natale del Padre de Foucauld e fonda L’Ordine della Carità che diverrà in seguito la Fondazione Raoul Follereau. Durante tutta la sua vita raccoglie fondi in giro per il mondo. Promuove nel 1954 la Giornata mondiale dei malati di lebbra, celebrata tuttora in 150 paesi.

La sua opera continua a vivere e rinnovarsi nel lavoro di decine di organizzazioni che portano il suo nome. In Italia è presente l’AIFO – Associazione italiana amici di Raoul Follereau.

Quali idee si sforzava di trasmettere agli altri? Quali affermazioni possiamo ricordare di quest’uomo? In che modo la sua esperienza può essere utile per noi oggi?

Mario Calvagno, caporedattore di RVS Roma, intervista il pastore avventista Paolo Todaro.

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