Multe per chi getta i rifiuti indiscriminatamente e reintroduzione degli operatori ecologici. Intanto, 120 avventisti hanno pulito parte del Comune di Oforikrom.

Notizie Avventiste – Theresah Osei, direttrice dei Ministeri Femminili della chiesa avventista di Amakom in Ghana, ha invitato pubblicamente l’amministrazione comunale a multare chi lascia in giro la spazzatura.
“Chiedo agli amministratori di prendere in considerazione l’introduzione di multe per scoraggiare le persone a lasciare i rifiuti nell’ambiente in maniera indiscriminata” ha affermato Osei al quotidiano Modern Ghana.

“I trasgressori” ha aggiunto “devono pagare qualcosa, in modo che i proventi siano utilizzati per sostenere la gestione dei servizi igienico-sanitari. Allo stato attuale, il livello di indisciplina è molto elevato e le contravvenzioni possono fare molto per ridurre i problemi ambientali”.

Amakom è un sobborgo di Kumasi, seconda città ghanese per popolazione e capoluogo dell’omonimo distretto metropolitano. In questo territorio vivono oltre 2 milioni di abitanti.

L’invito di Osei è arrivato durante un progetto di pulizia di strade, tombini e grondaie a cui hanno partecipato 120 avventisti, svolto nel Comune di Oforikrom, nell’area metropolitana di Kumasi. La donna ha anche chiesto la reintroduzione degli operatori ecologici per mantenere puliti gli spazi pubblici.

Il progetto di pulizia, riporta il Modern Ghana, è stato organizzato in vista del congresso internazionale dei Ministeri Femminili della Regione Africa centro-occidentale della denominazione, che si è tenuto presso la Kwame Nkrumah University of Science and Technology di Kumasi all’inizio di agosto. All’evento hanno partecipato donne di 52 Paesi africani, guidate dal tema “Salvate per servire”.

Osei ha anche affermato che per affrontare seriamente i problemi di igiene pubblica è necessaria una forte volontà politica da parte dei Comuni poiché i costi associati alla questione dei rifiuti vengono pagati a caro prezzo dalla popolazione in termini di inondazioni, malattie e, talvolta, decessi.

[Immagine: Pixabay]

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