Michele Abiusi – I Ministeri per la Gestione Cristiana della Vita (Gcv) propongono il nuovo consiglio del mese di marzo.

Una questione pratica
«Questa idea del servizio dovrebbe avere delle ripercussioni concrete sulla vita dei figli di Dio (…). La generosità offrirà la vita spirituale a migliaia di presunti discepoli della verità che ora si lamentano, immersi nelle tenebre. Invece di adorare egoisticamente Mammona, essi diventeranno zelanti e fedeli collaboratori di Cristo nell’opera della salvezza». – E. G. White, Testimonies, vol. 3, p. 387.

«L’uomo è incline a concentrare i suoi interessi nelle ricchezze terrene! La sua attenzione è attratta da case, terre e trascura il suo dovere nei confronti del prossimo; la propria salvezza è considerata un problema di secondaria importanza e le esigenze di Dio vengono dimenticate. Gli uomini ricercano le ricchezze terrene con tenacia, come se potessero conservarle per sempre. Sembra pensino di poter disporre dei loro beni come vogliono, senza preoccuparsi di ciò che il Signore ha ordinato o delle necessità dei loro simili.
Dimenticano che tutto ciò che considerano di loro proprietà è stato semplicemente affidato loro. Sono gli amministratori della grazia di Dio. Il Signore ha affidato loro dei beni per verificarne le capacità, incoraggiandoli ad esprimere la loro gratitudine nei suoi confronti. Il denaro del Signore è stato loro affidato affinché lo facessero fruttare in vista dell’eternità e non semplicemente in funzione della vita terrena. L’uso o l’abuso che faranno dei loro talenti determinerà la posizione e la fiducia di cui godranno nel regno di Dio». – E. G. White, Consigli sull’economato cristiano Ed. Adv.

 

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