La giuria di un tribunale della Florida (Stati Uniti) ha condannato il produttore di sigarette Philip Morris a pagare oltre 300 milioni di dollari a una ex fumatrice di 61 anni, costretta su una sedia a rotelle a causa di un enfisema polmonare. A quando risalgono le prime condanne a carico di multinazionali del tabacco? Il fumatore è veramente responsabile della sua scelta o c’è qualcosa sotto, non dipendente da lui? E le scritte sui pacchetti di sigarette servono a qualcosa, visto che una recente indagine sembra confermare l’aumento del numero di fumatori nel nostro paese? Quali le vie possibili per liberarsi dal fumo? Mario Calvagno e Carmen Zammataro, redattori di RVS, intervistano il prof. Giacomo Mangiaracina, docente al dipartimento di Scienze di Sanità pubblica all’università “Sapienza” di Roma e direttore dell’area tabagismo della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori.
Potrebbe interessarti anche
TABÙ. Le nuove tecnologie e la gestione della sessualità Servizio sulle conferenze interattive sul tema Rapporto tra sessualità...
Ministeri avventisti per la promozione della Salute della Regione intereuropea (Eud) della Chiesa invitano tutti gli studenti avventisti di medicina...
In Italia arriva il cinema in corsia per bambini e ragazzi, grazie a “Cinema in ospedale”, un progetto innovativo e sperimentale...
