Il fumo in Italia tra abitudini consolidate e nuove tendenze
Produttori
Conduttori
Informazioni
Redattore RVS Roma
Informazioni
Caporedattore RVS Roma
Interessanti i dati emersi dal Rapporto Eurispes “Il fumo in Italia tra abitudini consolidate e nuove tendenze. Il ruolo dei nuovi strumenti nella logica di riduzione del rischio”.
Costituiscono il risultato di una serie di indagini svolte sul campo con l’obiettivo di esplorare le abitudini dei fumatori, il rapporto con i nuovi strumenti, la propensione a smettere di fumare o a cambiare prodotto. Indicano anche l’efficacia dei metodi di cessazione attualmente disponibili e le posizioni del mondo medico-scientifico da un lato e delle Istituzioni dall’altro.
Secondo l’indagine, i nuovi strumenti, i nuovi dispositivi, i nuovi prodotti del fumo stanno suscitando un certo interesse.
Nella terminologia legata al fumo si sta affermando sempre più l’espressione “riduzione del danno”. Rappresenta una situazione positiva o c’è dell’altro dietro?
I produttori non vengono presi in considerazione nell’indagine: eppure il loro ruolo non è mai stato passivo….
Secondo i dati Eurispes si conferma la sostanziale inefficacia dei 292 centri antifumo presenti sul territorio che seguono annualmente una media di soli 13.000 cittadini che intendono smettere, con risultati assai limitati e un elevatissimo tasso di recidive negli assistiti. Perché questa situazione? Cosa deve fare chi vuole smettere di fumare?
Intervista di Mario Calvagno e Carmen Zammataro al prof. Giacomo Mangiaracina, medico, specialista in Salute Pubblica, presidente dell’Agenzia Nazionale per la Prevenzione.
Foto: Daria Sannikova da Pexels_2927567