La Glam partecipa alla “Rencontre de Mirly” in Francia.

Francesca Evangelisti – Sabato 1° e domenica 2 febbraio si è svolta a Lione la trentesima edizione della “Rencontre de Mirly” a cui ho partecipato a nome della commissione Glam (globalizzazione e ambiente) della Fcei (Federazione chiese evangeliche in Italia).

Mirly è l’acronimo di “Mission dans l’industrie de la Région Lyonnaise” (Missione nell’Industria della Regione di Lione), nata a Lione nel 1984, nel quartiere Duchère, dalla volontà delle chiese protestanti della città (riformati e luterani), presso i locali della Mission Populaire (Missione Popolare, un’istituzione protestante francese di insegnamento e soccorso popolare).

Per 25 anni la Mirly ha offerto un corso professionalizzante per apprendisti falegnami, con lo scopo di arginare la grande disoccupazione che gravava sulla Francia negli anni ’80. Dal 2016, a causa di una sempre maggiore scarsità di fondi, il corso è stato affidato alla missione diocesana.

Parallelamente alla formazione dei falegnami, la Mirly apre nel 1987 uno sportello per la lotta contro la disoccupazione e la ricerca di lavoro nel 5° arrondissement di Lione, attivo ancora oggi.

Nel 1990 vede la luce la prima Rencontre de Mirly, un incontro con cadenza annuale, l’ultimo fine settimana di gennaio, nel quale discutere, approfondire e confrontarsi sul tema del lavoro. Circa 60-90 persone provenienti da diverse parti della Francia e della Svizzera francofona, cristiane (per lo più protestanti ma non mancano alcune presenze cattoliche), si riuniscono per due giorni nel Centro protestante di Oullins (periferia sud di Lione) per ragionare insieme sul tema sempre attuale del lavoro.

Il titolo dell’edizione 2020, la trentesima appunto, è stato “Il lavoro: 30 anni di cambiamenti”.

Le due giornate di incontri si sono suddivise in:
lezioni plenarie da parte di professionisti del settore, con interventi di Patrick Louis, professore di economia gestionale presso l’Università di Lione; Michel Weill, socio-economista del lavoro, già vicedirettore generale dell’Agenzia nazionale per il miglioramento delle condizioni di lavoro (Anact – Agence nationale pour l’amélioration des conditions de travail); Thierry Rochefort, professore di socio-economia del lavoro presso l’Università di Lione, consulente del lavoro per le aziende.

– Testimonianze di persone che hanno affrontato grandi cambiamenti o difficoltà dal punto di vista lavorativo. Testimonianze e riflessioni teologiche da parte di Pierre-Olivier Dolino, pastore nella Missione Popolare di Marsiglia; Helene Barbarin, dopo aver lavorato 20 anni come ingegnere, ha sentito la vocazione e adesso è apprendista pastora nella chiesa protestate di Ouillins (Lione).

– Sessioni di dialogo e confronto in piccoli gruppi.

Il tema del lavoro è quanto mai attuale, non basta averne uno, bisogna anche realizzare in esso le proprie aspirazioni, imparare il lavoro di squadra, emanciparsi e trovare il giusto equilibrio con la vita privata. Il lavoro può essere fonte di forti malesseri, per questo non va sottovalutato ed è importante fare il possibile perché sia il giusto compromesso tra le proprie aspirazioni e le reali competenze personali.

Nella Bibbia, Dio esorta l’uomo a lavorare e a mangiare del sudore della propria fronte, non avere un’occupazione è assai negativo e del tutto denigrato; allo stesso modo la psicologia contemporanea evidenzia come non avere un lavoro sia frustrante e porti alla depressione, abbiamo la necessità di sentirci utili, di sentirci parte attiva della società in cui viviamo.

Per maggiori informazioni sulla Glam visita il sito: https://www.fcei.it/commissione-globalizzazione-e-ambiente/

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