Prosegue il viaggio nei sacramenti.
Michele Abiusi – Il sabato e il matrimonio sono i due primi doni di Dio alla famiglia umana, secondo il racconto della Genesi. Il matrimonio, quindi, è più un’istituzione religiosa che civile (comunque importante per gli impegni civili che si assumono) e richiede la benedizione divina; particolarmente nel nostro tempo, in cui l’istituzione familiare è fortemente in crisi!
Il racconto della Genesi, il primo libro della Sacra Scrittura, lungi dall’essere una leggenda, contiene degli insegnamenti validi per ogni epoca, che elenchiamo qui di seguito:
– Dio crea la coppia. “Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina” (Ge 1:27). In questo testo “uomo” è usato in senso generico e include sia l’uomo sia la donna; pertanto, entrambi sono stati creati a “immagine di Dio”.
– Dio benedice la coppia e le chiede di procreare. “Dio li benedisse; e Dio disse loro: ‘Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra’” (Ge 1:28). Dio avrebbe potuto diffondere la vita sulla terra in un altro modo, invece forma la coppia.
– Dio trae un aspetto (costola) quando Adamo cade in un sonno profondo. “Allora Dio il Signore fece cadere un profondo sonno sull'uomo, che si addormentò; prese una delle costole di lui, e richiuse la carne al posto d'essa. Dio il Signore, con la costola che aveva tolta all'uomo, formò una donna e la condusse all’uomo” (Ge 2:21-22). Qui le parole ebraiche usate per uomo e donna sono Ish e Isha. Inizialmente l’uomo aveva i due “aspetti” che formavano un tutt’uno. Dopo sono due aspetti di due esseri che si completano e ritornano ad essere, nel matrimonio, un tutt’uno. Nella riproduzione umana, i gameti che si incontrano contengono metà del patrimonio genetico del singolo genitore. Dalla loro unione si forma una cellula con un genoma ereditato per metà da ognuno dei due genitori; il sesso del bambino è determinato dal cromosoma X o Y presente nella cellula maschile che feconda l’ovulo.
– “Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne” (Genesi 2:24). L’unità della carne non è soltanto unione dei corpi. “L’uomo lascerà suo padre” non è soltanto una formula, ma una creazione. I due esseri ritornano all’unità primordiale. L’uomo non avrà più il diritto di separare ciò che Dio ha unito. Il matrimonio è l’organismo posto da Dio sulla terra per essere veicolo delle sue benedizioni. Esso non è soltanto un contratto civile, ma soprattutto un’istituzione religiosa.
“Il matrimonio, l’unione per la vita, è un simbolo dell’unione fra Cristo e la sua chiesa. Lo spirito che Cristo manifesta verso la sua chiesa è lo spirito che marito e moglie devono manifestare reciprocamente. Se essi amano Dio sopra ogni cosa, si ameranno l’un l’altro nel Signore” – E. G. White, The Adventist Home, p. 69.
– Dio considera il matrimonio indissolubile. “Fu detto: ‘Chiunque ripudia sua moglie le dia l'atto di ripudio’. Ma io vi dico: chiunque manda via sua moglie, salvo che per motivo di fornicazione, la fa diventare adultera e chiunque sposa colei che è mandata via commette adulterio” (Matteo 5:31,32).
L’unità della coppia è vista come l’unità fra Cristo e la sua chiesa; la nostra vita terrena è vista come una preparazione per la vita eterna e quindi il matrimonio è la scuola della preparazione… Il proposito divino è che gli sposi riflettano l’immagine di Dio in una unione permanente. Questo è l’ideale. Purtroppo, il peccato ha distorto tale orientamento di base…
La vera unità la si può avere quando Dio è messo al primo posto nella vita dei coniugi che insieme vivono, si amano e si preparano per l’eternità.