Il Messaggero Avventista – Gennaio 2014
15 Gennaio 2014


Commentiamo insieme al past. Giuseppe Marrazzo, direttore della rivista “Il Messaggero Avventista”, i contenuti del numero di gennaio. Iniziamo con il suo articolo “Nelson Mandela: non esiste una strada facile per la Libertà”. Qual è l’eredità che Mandela ha lasciato al Sudafrica e al mondo? Come mai quest’uomo è diventato un riferimento spirituale e sociale? Proseguiamo con la rubrica “Una parola per oggi”. In questo numero ospita uno scritto di Ellen White, scrittrice cristiana di fine Ottocento, basato su questo versetto: “Ti scongiuro, davanti a Dio e a Cristo Gesù… Predica la Parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole” (2 Timoteo 4:1,2). Qual è il significato profondo dell’invito che l’apostolo Paolo ci rivolge in questo versetto? Quale deve essere l’atteggiamento di chi si fa veicolo della Parola di Dio e l’atteggiamento di chi la riceve? Papa Francesco è al centro dell’articolo “Un settantenne superstar”, scritto dal pastore Davide Romano, direttore aggiunto del Dipartimento Affari Pubblici e Libertà Religiosa dell’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste. Bergoglio è un pontefice sospeso fra grandi innovazioni, grandi novità e aperture su più fronti per un verso, mentre dall’altro è legato alla tradizione cattolica romana. Si possono conciliare questi due aspetti opposti? Commentiamo poi l’articolo di Ismaele Di Maggio, laureato al DAMS, che ci parla di Loretta Goggi e delle sue vicissitudini di donna e di grande artista superate grazie alla fede in Gesù. Proseguiamo con “Sacrificio a Baal e cristianesimo”, articolo del pastore avventista Adelio Pellegrini, che riflette su come il sincretismo possa confondere il linguaggio biblico con pratiche idolatriche. Infine commentiamo l’intervista al pastore avventista Luca Faedda, coordinatore delle attività sociali della casa per ferie “Aurora”, in merito alla nascita di questa nuova struttura a Firenze. Si tratta di un “Centro di Speranza” che si propone di ospitare i parenti dei malati ricoverati presso una delle più grandi aziende ospedaliere italiane (che si trova proprio nelle vicinanze della struttura), di sollevare, anche economicamente, queste famiglie con l’ospitalità e l’offerta di prezzi modici; avvicinare le persone al proprio familiare ospedalizzato; trasmettere loro la pace che deriva da un ambiente sereno, gradevole, accogliente e cristiano. Intervista a cura di Mario Calvagno e Carmen Zammataro, redattori di RVS Roma.

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