HopeMedia Italia – “Impegnati a smettere di fumare” è il motto della Giornata mondiale senza tabacco 2021 voluta dall’Oms per sensibilizzare sugli effetti del fumo sulla salute. Ricorre il 31 maggio.

“Il fumo di tabacco uccide otto milioni di persone l'anno nel mondo, quindi è una grande piaga” spiega Giacomo Mangiaracina, medico chirurgo, specializzato in igiene, medicina preventiva e salute pubblica, presidente dell’Agenzia nazionale per la prevenzione, ai microfoni di Rvs.

Il fumo crea dipendenza e chi inizia a percorrere questa strada finisce per entrare in una specie di labirinto da cui è difficile uscire da soli, senza un aiuto dall’esterno.

Danni tridimensionali 
I danni provocati dal consumo di tabacco “sono tridimensionali” continua Mangiaracina “Nel senso che sono un danno alla persona, ovviamente per le malattie che il fumo provoca; un danno alla società, perché più malattie significa più spesa sanitaria; e un danno all'ambiente, poiché le cicche inquinano così come le piantagioni di tabacco”.

Su questo ultimo aspetto, “abbiamo fatto un film, ‘The answer’, che fa capire come una piantagione di tabacco può avvelenare un lago, può avvelenare delle riserve di acqua” spiega il medico. Il film è scaricabile gratuitamente dal sito www.prevenzione.info

Non vi è nulla più pericoloso del tabagismo, secondo Mangiaracina, che uccide 80.000 italiani l'anno. “Solo il tabacco, lo fa”. E il numero aumenta considerevolmente se si considerano le altre malattie provocate dal fumo, conclude l’esperto.

Clicca qui per ascoltare l’intervista di radio Rvs.

I vantaggi di smettere 
La salute riceve benefici immediati e a lungo termine quando si smette di fumare, rivela l’Oms: 
– dopo soli 20 minuti, la frequenza cardiaca diminuisce; 
– entro 12 ore, il livello di monossido di carbonio nel sangue si normalizza; 
– entro 2-12 settimane, migliora la circolazione e aumenta la funzione polmonare; 
– entro 1-9 mesi, diminuiscono tosse e mancanza di respiro; 
– entro 5-15 anni, il rischio di ictus si riduce a quello di un non fumatore; 
– entro 10 anni, il tasso di mortalità per cancro ai polmoni è circa la metà di quello di un fumatore;
– entro 15 anni, il rischio di malattie cardiache equivale a quello di un non fumatore.

Respira libero 
La Chiesa avventista, attenta alla salute e alla promozione di uno stile di vita sano, fin dalla sua nascita avverte sull’uso dannoso del tabacco. Già nel 1959 aveva messo a punto, negli Stati Uniti, il primo corso per smettere di fumare denominato “Piano dei 5 giorni”, arrivato in Italia nel 1973. Si tratta di un programma intensivo della durata di cinque giorni che, affiancato da altri incontri di richiamo, ha rilevato il 90% di successo tra i partecipanti.

Nel 1998 il metodo cambia nome e diventa “Respira Libero”, rinnovato nelle metodologie e nei materiali. 
Il corso ha ispirato molti programmi di altre istituzioni e associazioni, grazie all’approccio ritenuto tra i più efficaci nel trattamento delle dipendenze da fumo. In Italia sono oltre 60.000 le persone che hanno beneficiato di questo corso dagli anni ‘70 ad oggi.

Nel 2019, la Fondazione Vita e Salute ha avviato il primo percorso di formazione per counselor per la lotta al fumo. Tale percorso di formazione è una parte di un più ampio progetto pilota che mira a creare sportelli d’ascolto e centri antifumo multidisciplinari.

 

 

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