Sabato 16 marzo 2013 si è svolta a Firenze la XVIII “Giornata dell’impegno e della memoria in ricordo delle vittime delle mafie”, promossa, come ogni anno in una città diversa, da don Luigi Ciotti e da LIBERA, (associazioni nomi e numeri contro le mafie). Quest’anno è stata scelta Firenze per ricordare la strage di via dei Georgofili e quelle bombe di ventanni fa a un passo dagli Uffizi. S sono ritrovati in piazza bambini di Beslan davanti alla Fortezza da Basso eravamo una marea di 150.000 persone giunte da tutta Italia e in mezzo a loro era presente, la squadra esterna di Radio Radio Voce della Speranza di Firenze con Domenico Civardi nella veste di reporter e Claudio Coppini, l’inviato storico a raccogliere le testimonianze, i racconti e l’emozioni camminando a fianco dei famigliari delle vittime di mafia, a tanti sindaci e amministratori locali, ai giovani, a un pezzo d’ Italia viva e indignata. Le prime parole in testa al corteo sono quelle piene speranza di Andrea Bigalli, referente di LIBERA Toscana e via via aseguire le testimonianze di alcuni parenti delle vittime, ma anche di tanti cittadini che hanno deciso di esserci. Commoventi e dure le parole di Sabrina, sorella di Vincenzo Li Muli poliziotto della scorta di Borsellino morto insieme ai suoi colleghi, Antonio Catalano, Emanuela Loi, Claudio Traina, Walter Eddie Cosina e al giudice nell’attentato strage di Via D’Amelio a Palermo il 9 luglio 1992.

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