N7-Porte ApertePorte Aperte – Circa 300 cristiani, tra cui anche donne e bambini, sono stati aggrediti per quasi 3 ore da un gruppo di fondamentalisti indù, l’8 febbraio scorso a Rajnandgaon. La gente ha provato a fuggire, sparpagliandosi, mentre alcuni avvisavano la polizia. Pochi minuti e la polizia è arrivata ma, per lo stupore dei presenti, è rimasta a guardare, senza intervenire, lasciando che il gruppo di violenti, in gran parte con il volto coperto, continuasse la sua aggressione indisturbato. L’aggressione ha avuto luogo durante il secondo giorno di incontri speciali indetti dal 7 al 9 febbraio dalla chiesa delle Assemblee di Dio in India, presente in quella parte di territorio da ormai 20 anni. In questa serie di incontri era programmata anche la consegna di certificati a 14 studenti di un corso biblico intensivo.

Sono state ferite varie persone e naturalmente anche l’edificio e le pertinenze della chiesa, oltre che le auto e altre proprietà dei partecipanti, hanno subito danni ingenti. Tra le famiglie di cristiani presenti vi erano persone provenienti da città piuttosto lontane e dopo l’aggressione, spogliati dei loro averi, non avevano né denaro per tornare a casa né cibo per nutrirsi o vestiti con cui coprirsi. Porte Aperte si è presa cura di loro, affinché, nei limiti del possibile, potessero tornare sani e salvi nelle loro case. Inevitabilmente nella comunità cristiana della zona ora regna un’atmosfera di paura e sconforto.

 

 

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