Michele Abiusi – Venerdì 24 febbraio è stato un triste anniversario: un anno dall’invasione russa in Ucraina. Per non dimenticare le brutture della guerra e alimentare e sperare nella pace, il Comune di Jesi, alle 8 del mattino, ha permesso che suonassero tutte le campane delle chiese dislocate nel territorio.

Alle 17.30, poi, la Caritas e le altre associazioni umanitarie, fra cui Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso), nella Sala Convegni del Palazzo Bisaccioni, hanno voluto condividere con la cittadinanza, che in questo anno ha risposto alle sollecitazioni umanitarie, quanto si è fatto per i profughi ucraini nel nostro territorio.

Ringraziamo Dio che anche Adra ha potuto collaborare nel dare non solo cibo, ma anche vestiario e altro a queste persone, prevalentemente donne e bambini (gli uomini erano rimasti al fronte), così provate, per alleviare un po’ di sofferenza.

La manifestazione si è conclusa con la fiaccolata "Candele accese per la pace" in Piazza della Repubblica, organizzata dalla Consulta per la Pace.

L’incontro è stato molto partecipato.

 

 

 

 

 

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