Clarissa e Manuel Civardi Sebastianelli – “Signora, fra cinque anni collaboreremo insieme, perché ho il desiderio di portare questa classe nella vostra chiesa avventista. Il mio obiettivo è quello di regalare ai bambini una mente aperta su una società multireligiosa, partendo proprio da quelle presenti sul nostro territorio”. Queste sono state le primissime parole di Laura, la bravissima maestra di religione di mio figlio Manuel, all’inizio della prima elementare, quando le raccontai che nonostante la nostra differente confessione religiosa, avevo il piacere che Manuel conoscesse la storia di tutte le varie religioni.

Ebbene, dopo mille peripezie, quel fatidico giorno è arrivato. Sabato 20 maggio, abbiamo avuto il piacere di ospitare nella nostra chiesa di Jesi questa scolaresca insieme a tutte le insegnanti. Il nostro pastore, Gionatan Breci, ha spiegato molto bene, anche attraverso un Power Point, i vari punti fondamentali che contraddistinguono la nostra denominazione. Poi, ho presentato, con l’aiuto di Manuel, i Ministeri in favore dei Bambini (Mib) e l’Associazione Italiana Scout Avventista (Aisa) anche attraverso un video. Tante le domande da parte dei bambini e delle maestre, che hanno arricchito il momento.

Manuel ha raccontato di quanto sia importante per lui la Scuola del Sabato e come lo abbia fatto crescere fino a qui. La chiesa ha poi fatto un dono a tutti i bambini e alle maestre, che hanno gradito molto. Abbiamo infine concluso il tutto con una merenda nei locali sottostanti la cappella.

Le insegnanti sono rimaste molto contente e interessate, tanto che la maestra di religione ha concluso dicendo: “Dovrò frequentarvi più spesso!”.
Non nego di aver sentito fortemente la presenza dello Spirito Santo in quel momento, Dio gradisce sempre quando testimoniamo di lui. Questa è la nostra grande missione! Ecco le parole di Manuel: “È stata una grande gioia per me, perché finalmente le mie maestre e i miei compagni hanno conosciuto quanto sia importante per me andare in chiesa e quanto mi faccia crescere spiritualmente. Grazie Dio!”.

[Foto pervenute dalla comunità in oggetto] 

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