KazakistanI dirigenti della Chiesa chiedono al paese di rispettare l’impegno di garantire la libertà religiosa a tutti i cittadini.

ANN/Notizie Avventiste – Yklas Kabduakasov, avventista del settimo giorno, è stato recentemente condannato a scontare due anni in un campo di lavoro per “incitamento all’odio religioso”. Kabduakasov è stato accusato di aver fatto commenti provocatori durante le lezioni con gli studenti dell’università della capitale. Accusa che Kabduakasov ha sempre respinto.

Il 22 dicembre, il giudice ha deciso di riaprire il caso e riesaminare le prove audio e video per chiedere una pena più severa. All’inizio del 2015, Kabduakasov era stato condannato a sette anni di libertà vigilata, ma la corte d’appello ha rivisto la sentenza e condannato l’uomo a una pena detentiva.

Ganoune Diop, direttore del dipartimento Affari pubblici e Libertà religiosa (PARL) della Chiesa cristiana avventista mondiale, ha espresso preoccupazione per l’accusa e la condanna, notando che “gli avventisti subiscono restrizioni alla libertà religiosa che è il diritto di professare, praticare e diffondere la propria fede senza impedimenti”.

Diop ha poi aggiunto di aver “chiesto alle autorità del Kazakistan di mantenere gli impegni presi nei trattati internazionali, le alleanze e le convenzioni e di conseguenza garantire a tutti i cittadini la libertà di religione o di credo”.

Dwayne Leslie, direttore associato del dipartimento PARL della Chiesa mondiale, ha aggiunto: “Assistiamo a crescenti livelli di restrizioni contro le minoranze religiose in molti paesi del mondo e siamo preoccupati quando le persone di fede non possono seguire la propria coscienza come meglio credono”.

L’avvocato di Kabduakasov non è d’accordo con la decisione della corte, ritiene il verdetto “troppo severo” e presenterà ricorso. Intanto la Chiesa della Regione Euro-Asia ha chiesto di pregare per Kabduakasov e la sua famiglia.

(Foto: iStock)

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