csm_martha-GAiN-web_ecc920332dIl convegno avventista sulla comunicazione e la tecnologia ha evidenziato il bisogno di una “mentalità creativa”

Notizie Avventiste – Allargare i confini non basta più. Gli esperti avventisti di media e tecnologia hanno lanciato la sfida, durante la conferenza mondiale Global Adventist Internet Network (Gain), svoltasi a febbraio negli Stati Uniti, di uscire dai confini altrimenti si rischia di diventare irrilevanti.

Rivolto ai 400 professionisti del web, Pardon Mwansa, vice presidente della Chiesa avventista mondiale, ha affermato che le “mentalità dei confini e dell’espansione” limitano la portata della missione e del ministero avventista. La mentalità dei confini è soffocata dalla tradizione, quella dell’espansione contiene una rivisitazione della tradizione. Ciò che serve, invece, è una “mentalità creativa”.

“È più facile andare dove gli altri sono già stati. Ma le persone che hanno migliorato il mondo sono quelle che hanno rotto i confini”, ha spiegato Mwansa, citando i primi esploratori, i leader dei diritti civili e i pionieri della tecnologia. “Non arriveremo da nessuna parte con la mentalità dei confini”, ha ribadito.

Martha Gabriel, autrice e consulente di marketing, ha ampliato l’idea con quello che ha definito “plateau della semplicità”, in cui un’organizzazione ristagna nel livello tecnologico raggiunto.

“Non possiamo restare qui. Bisogna conoscere il livello successivo che si deve raggiungere”, ha affermato. Forse ancora più importante, ha aggiunto, è conoscere il proprio pubblico. Secondo Martha Gabriel, oggi, nell’”economia dell’attenzione”, i messaggi competono per importanza. “È necessario capire che cosa fa battere forte il cuore del tuo pubblico. Se non fai parte del messaggio che vuole sentire, non sei altro che rumore”, ha spiegato. “Le organizzazioni che prosperano nell’economia dell’attenzione sanno che la diffusione di idee e informazioni non è più sufficiente per avere successo. “Le idee da sole sono inutili. Ciò di cui si ha bisogno oggi è di persone che facciano accadere le cose”, ha aggiunto Martha Gabriel.

Per il pastore avventista Sam Neves e per il team del British Union Conference della chiesa, ciò ha significato attivarsi e realizzare un videogame in stile fumetto denominato “Heroes”. È il primo gioco per iPhone e iPad creato da membri avventisti del settimo giorno, ed è stato scaricato 3.000 volte nelle prime 48 ore dalla sua uscita, triplicando gli standard che un’applicazione dovrebbe raggiungere in una settimana per ritenersi riuscita.

Il gioco testa la conoscenza della Bibbia con domande a quiz su alcuni personaggi come Abramo, Davide ed Ester. I giocatori possono confrontare i punteggi con i loro amici su Facebook.

Daryl Gungadoo, ingegnere di rete dell’Adventist World Radio Europe, ritiene che la nuova frontiera sia proprio la “gamificazione” in cui le imprese di successo troveranno modi diversi per coinvolgere il loro pubblico con dei giochi.

Ha quindi citato un esempio dalla Svezia: una campagna di marketing della Volkswagen ha trasformato gli odiosi autovelox in una lotteria in cui le persone che guidano entro il limite di velocità sono automaticamente inserite in un gioco a estrazioni per vincere le multe pagate dagli automobilisti indisciplinati che vanno troppo veloci.

Sonja Kovacevic, content manager di Lifeconnect, nella Divisione Trans- Europea della Chiesa, ha proposto che il detto “il pubblico è sovrano” nei social media, sia sostituito da “il contenuto è sovrano”.

“Il pubblico si fida di chi conosce. E le persone vengono da noi quando offriamo contenuti utili. Si affezionano quando apprezzano i nostri contenuti e si fidano quando i nostri contenuti sono credibili, coerenti e gratuiti”, ha affermato Sonja Kovacevic.

 

 

 

 

 

 

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