Lina Ferrara – Girando tra i siti mondiali della nostra Chiesa, mi ha incuriosito la notizia della testata australiana Adventist Record sulla casa delle decime. Non ne avevo mai sentito parlare. Ne esiste una nel villaggio Naoro, sugli altipiani della Papua, costruita sul terreno vicino alla chiesa. Ma sembra che le case delle decime siano piuttosto comuni nei villaggi del Sud Pacifico. La maggior parte degli avventisti residenti in quelle zone sono agricoltori e non hanno denaro: il loro contante sono i prodotti della terra.

Parimenti agli antichi pastori israeliti che contavano e consacravano a Dio ogni decimo animale (cfr. Levitico 27:32), in questi villaggi ogni decimo igname, taro, choko, patata dolce o banana viene restituito a Dio e sistemato nella casa delle decime. Sono strutture in legno che testimoniano la fedeltà di questi membri di chiesa nel riconoscere la provvidenza divina e che ogni cosa è dono di Dio. Poi, il pastore del distretto raccoglie i prodotti-decime, li porta al mercato, li vende e invia il denaro alla Missione avventista locale.

Paradossalmente, come questa società rurale, anche il nostro mondo occidentale sembra avviarsi verso l’azzeramento dell’uso dei contanti, sostituito dalle carte di credito o dalle App sugli smartphone. Ha fatto scalpore alcuni mesi fa la notizia che la Svezia aveva deciso di non usare più contante, il primo Paese al mondo. Salvo fare un passo indietro poco dopo, sembra.

Qualche anno fa, il past. Glenn Townend era seduto in una grande chiesa avventista dell’Australia un sabato mattina. Prima del sermone, quando i diaconi passarono tra le panche per raccogliere l’offerta, vide che il gruppo di giovani adulti intorno a lui non mise nulla nel cestino. Li conosceva tutti e sapeva che la maggior parte di loro amava Gesù, che erano impegnati nella attività comunitarie, avevano un lavoro e guadagnavano bene.

La sua sorpresa fu notata da una giovane e, durante il pranzo, parlò al pastore delle decime e delle offerte. «Mi mostrò la sua borsa» racconta Townend «Non c’era neanche un centesimo, ma si vedevano diverse carte di credito». La donna gli disse che non portava con sé contanti e si dimenticava di avere bisogno di soldi per la decima e le offerte quando andava in chiesa. Una difficoltà che i dirigenti australiani hanno provveduto a risolvere.

Certo, in Italia questo problema ancora non esiste. La maggior parte di noi usa la moneta contante, ma in futuro chissà come si evolveranno le cose. Ciò che è importante è essere fedeli al Signore e riconoscenti per le benedizioni che riversa su di noi e le nostre famiglie.

 

[Foto: Adventist Record, casa delle decime a Vanuatu]

 

 

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