In questo numero di “Sfogliando il giornale”, parliamo con Davide Romano, responsabile dipartimento affari pubblici e liberta’ d’opinione dell’Unione Italiana Chiese Cristiane Avventiste, riguardo alla recente dichiarazione ufficiale ad opera dell’UICCA sulla proposta di legge che sta animando il dibatto politico in questi mesi di fine legislatura: lo Ius Soli/Ius Culturae.

Il documento afferma:
«La Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno, consapevole della palese inadeguatezza e vetusta’ dell’attuale normativa che regola la concessione della cittadinanza, auspica la definitiva approvazione, possibilmente entro il termine della legislatura, della nuova legge sullo Ius Soli/Ius Culturae, al fine di favorire l’inclusione nello statuto di cittadinanza dei bambini e ragazzi nati e formati in Italia (o ivi sopraggiunti), e accoglierli con pienezza di diritti e doveri.

La Chiesa Avventista, in nome delle proprie convinzioni di fede e della propria comprensione del messaggio del vangelo, sollecita questa riforma del meccanismo di cittadinanza perche’ convinta che garantire diritti voglia dire contemplare altresi’ doveri e promettere al tempo stesso futuro, speranza e piena integrazione nel tessuto sociale.

Ogni ostracismo verso questa iniziativa legislativa denuncia un atteggiamento egoista e poco solidale con le attese e le migliori aspirazioni di coloro che popolano gia’ e arricchiscono con la loro presenza le nostre citta’, le nostre aule scolastiche, le famiglie che vivono con noi, le nostre chiese, in un’espressione: il nostro presente e il nostro avvenire».

Condividi

Articoli recenti