Dopo il periodo di lockdown anche per le chiese, diversi sono portati a dire: “La chiesa è tutto per me”. Ma è realmente così?
Il raggiungimento di un equilibrio interiore tra lo stare chiusi in noi stessi e l’andare verso coloro che incontriamo ci permette di rimanere saldi anche di fronte a un rifiuto altrui.
Qual è allora il rapporto tra le nostre aspettative e la realtà di ogni giorno?

Qual è il pensiero di Dio che scaturisce dalla Bibbia su questo tema?

La Sacra Scrittura ci ricorda più volte che siamo “deboli” e ci invita a diventare forti con l’aiuto del Signore. Come si può fare per conciliare questi due aspetti?
Come far “quadrare il cerchio” delle debolezze reciproche?

Intervista di Mario Calvagno e Carmen Zammataro a Roberto Iannò, direttore nazionale del dipartimento Ministeri della Famiglia dell’Unione Italiana delle Chiese cristiane avventiste e pastore della Chiesa avventista di Cesena.

Foto: Claudia Poenaru

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