Michele Abiusi – Continuiamo a parlare dei sacramenti. La cresima, o rito della confermazione, indica nella teologia cattolica il ricevimento dello Spirito Santo e dei suoi doni, ed è legata ai riti di iniziazione cristiana che sono incentrati nel battesimo. Tale teologia si basa su alcuni testi biblici che ora esaminiamo.

“Allora gli apostoli, che erano a Gerusalemme, saputo che la Samaria aveva accolto la Parola di Dio, mandarono da loro Pietro e Giovanni. Essi andarono e pregarono per loro affinché ricevessero lo Spirito Santo; infatti non era ancora disceso su alcuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù. Quindi imposero loro le mani, ed essi ricevettero lo Spirito Santo” (Atti 8:14-17).

“Mentre Apollo era a Corinto, Paolo, attraversate le regioni dell'altopiano, giunse a Efeso. Qui trovò alcuni discepoli e disse loro: ‘Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?’. Gli risposero: ‘Non abbiamo nemmeno sentito dire che ci sia uno Spirito Santo’. Ed egli disse: ‘Quale battesimo avete ricevuto?’. ‘Il battesimo di Giovanni’, risposero. Disse allora Paolo: ‘Giovanni ha amministrato un battesimo di penitenza, dicendo al popolo di credere in colui che sarebbe venuto dopo di lui, cioè in Gesù’. Dopo aver udito questo, si fecero battezzare nel nome del Signore Gesù e, non appena Paolo ebbe imposto loro le mani, scese su di loro lo Spirito Santo e parlavano in lingue e profetavano” (Atti 19:1-6).

Sembra, dalla lettura di questi brani, che il battesimo e l’imposizione delle mani per la discesa dello Spirito Santo rappresentino due riti distinti e complementari. Siccome la chiesa cattolica pratica il battesimo degli infanti, in età adolescenziale chiede una conferma di fede perché i credenti abbiano il dono dello Spirito Santo. 

Il termine “cresima” ha la stessa origine del nome "Cristo", derivano infatti dalla parola greca crisma, "unzione". Come Gesù Cristo è l'"Unto", "il Fedele", che attua fedelmente il disegno del Padre, così la cresima è il sacramento che rende il cristiano capace di seguire fedelmente Cristo.

Le chiese orientali (cattoliche e ortodosse), considerando questo sacramento come "effusione della grazia", ritengono opportuno conferirlo già ai neonati al momento del battesimo. I cattolici latini, invece, ritengono conveniente conferirlo quando la persona è consapevole di ciò che sta ricevendo. Nonostante queste diversità, entrambe le chiese attribuiscono a questo sacramento una funzione identica. Del resto, prevedono che a conferire il sacramento sia il vescovo, o un sacerdote autorizzato, che unge la fronte del cresimando dopo aver chiesto allo stesso, o ai genitori in sua vece se neonato, di assumere l'impegno per una vita cristiana coerente con i valori evangelici.

Il rito della confermazione continua ad essere praticato nelle chiese riformate, presbiteriane e, in genere, in quelle che praticano il battesimo dei bambini. La sua legittimità biblica, però – e la pratica che se ne fa -, viene sempre più spesso messa in questione. La legittimità della confermazione è spesso posta in discussione, nelle chiese evangeliche, per diversi aspetti: 
– la sua discutibile giustificazione biblica; 
– il fatto che diventa spesso solo una tradizione che si pratica per consuetudine senza una reale persuasione di fede del candidato e quindi che le si attribuisca il valore solo di "rito di passaggio" indipendente da un autentico impegno nella vita cristiana (tipica la situazione di molti confermati che, dopo questa cerimonia "non si vedono più in chiesa"); 
– la necessità di spostarla in avanti nel tempo, per le chiese che "confermano" adolescenti troppo giovani, per intenderne effettivamente la valenza.

Qual è la posizione della chiesa avventista? 
La chiesa avventista pratica il battesimo dei credenti in età della ragione e crede che il battesimo sia simbolo di morte e risurrezione in Cristo
“O ignorate forse che tutti noi, che siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita. Perché se siamo stati totalmente uniti a lui in una morte simile alla sua, lo saremo anche in una risurrezione simile alla sua” (Romani 6:3-5).

Nella rinascita in Cristo è implicito che lo Spirito Santo guidi la vita del credente, altrimenti non riusciremmo a vivere secondo la volontà di Dio. Quindi la vita nuova in Cristo implica che, nel battesimo, si riceva anche il dono dello Spirito Santo. Pertanto, nell’ottica avventista, battesimo e cresima coincidono.

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