Il GAiN Europa 2022 ha aperto con l'invito a portare avanti la missione in una società post-cristiana.

Notizie Avventiste – Oltre 180 comunicatori avventisti si sono incontrati in Romania per il Global Adventist Internet Network (GAiN) europeo, tenuto dal 14 al 18 ottobre a Bucarest. Il tema “Forward: Keep Moving” (Proseguiamo in avanti) è stato il filo conduttore che ha guidato leader ed esperti dei media avventisti, arrivati da 35 Paesi, che lavorano nei vari ambiti della comunicazione: giornalismo, radio, televisione e social media.

Le Regioni intereuropea (Eud) e transeuropea (Ted) della denominazione hanno organizzato l'evento. Ma i partecipanti non sono arrivati solo dal vecchio continente, c'è chi ha viaggiato dalla Polinesia francese, dalla Mongolia e dal Messico.

Finalmente in presenza 
In origine, l’evento era previsto nel 2020, ma è stato posticipato a causa della pandemia. 
“Siamo felici di poterlo tenere due anni dopo, con più persone” ha affermato Corrado Cozzi, già direttore del Dipartimento Comunicazioni all’Eud, nel suo messaggio di benvenuto "Nel frattempo, abbiamo organizzato due eventi online, ma non è stato lo stesso".

"Zoom è fantastico, ma le relazioni vanno più in profondità di Zoom" gli ha fatto eco David Neal, direttore delle Comunicazioni alla Ted “E questo è un momento per imparare, fare rete, condividere, incoraggiarsi a vicenda e sviluppare relazioni".

I leader di GAiN Europa 2022 hanno condiviso la storia della rete e ciò che ora offre ai comunicatori. Il programma comprendeva momenti di dialogo, presentazioni di esperti, workshop e casistiche. Ma soprattutto, come ha sottolineato in apertura Paulo Macedo, attuale direttore delle Comunicazioni all’Eud, GAiN Europa è un evento spirituale. “La cosa più importante è che cerchiamo la presenza del Signore” ha detto.

Condividere la fede in un contesto post-cristiano 
Il relatore principale della prima giornata è stato Jonatan Contero, direttore associato del Global Mission Center for Secular and Post-Christian Mission della Chiesa avventista. Contero, che alcuni anni fa ha fondato una chiesa avventista a Madrid per entrare in contatto con persone secolarizzate e post-cristiane, ha parlato dei modi per raggiungere questo segmento in crescita della popolazione.

Contero ha spiegato che raggiungere queste persone con il messaggio di Gesù è così difficile da farci quasi desistere. “Non puoi parlare loro delle profezie o del sabato perché non credono nemmeno in Dio o nella Bibbia. Ti direbbero: 'Non mi interessa'".

Incontrare le persone dove sono 
Contero ha spiegato che pur se condividiamo gli stessi simboli con le persone secolarizzate e post-cristiane, assegniamo ad essi significati diversi, il che rende la nostra comunicazione inintelligibile. “A volte parliamo troppo tra noi avventisti. Ma dobbiamo adattarci alle persone che vogliamo raggiungere".

L'adattamento è proprio ciò che ha raccomandato la co-fondatrice della Chiesa avventista, Ellen G. White, ha rilevato Contero. Nel suo libro Testimonianze per i ministri e gli operai del vangelo ha scritto: “La gente di ogni paese ha le proprie caratteristiche particolari e distintive, ed è necessario che gli uomini sappiano adattarsi alle idee peculiari degli abitanti, affinché introducano la verità e l’esito del loro lavoro sia positivo. Essi devono essere in grado di comprendere e di soddisfare i loro bisogni” – p. 213.

Soprattutto, ha proseguito Contero, si tratta di seguire l’esempio di Gesù che ha portato le persone "sotto la potenza trasformatrice della verità, incontrandole là dove erano" – E. G. White, Evangelism, p. 140.

Parlare la loro lingua 
Citando l'esempio missionario dell'apostolo Paolo, Contero ha spiegato che uno dei modi per entrare in contatto con le persone è fare qualcosa per loro. Connettersi implica anche parlare una lingua che possano capire. Infatti, in Atti 2, l’apostolo Pietro pronuncia un discorso potente con cui costruisce una relazione e stabilisce un terreno comune con i suoi ascoltatori. Solo allora Pietro parla di ciò che aveva sempre voluto sottolineare. Questo esempio è valido anche per noi, ha detto Contero. Tutti dovrebbero chiedersi: "Quante volte predico, penso o parlo in modo che i non cristiani possano capirmi?".

Riuscire a creare una connessione con le persone post-cristiane è un'impresa impegnativa. “Dio vi ha chiamato a essere la Bibbia per i non cristiani” ha affermato “Con il vostro approccio, le parole e il comportamento, diventate la prima Bibbia che leggeranno”.

[Foto: Tor Tjeransen/Adventist Media Exchange (CC BY 4.0). Fonte: Marcos Paseggi/Adventist Review

 

 

 

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