Un bell'appuntamento, anzi tre, con la rubrica Riflettiamo insieme, proposti e curati dal a psicologa e psicoterapeuta Maria Grazia Ceparano (Gestalt) che affronta insieme a Claudio Coppini tre tematiche fondamentali nell'esistenza di ogni essere umano: presenza, consapevolezza, responsabilità. In questa prima puntata parliamo della presenza.

Nel corso del programma la dottoressa Ceparano ha dichiarato: "la presenza, dal punto di vista della Gestalt fenomenologico-esistenziale, indirizzo di cui mi avvalgo nel mio lavoro formativo e clinico, è la capacità che l'individuo ha di essere in attenzione di se stesso, e dei fatti della vita. La sua assenza è il paradosso dell'essere fisicamente presente, senza esserci. C'era una bellissima canzone dei miei anni '70 che ha segnato benevolmente la nostra generazione e che rimanda a questo che sto dicendo. Il suo titolo è " Il volto della vita" ed era cantata da Caterina Caselli. Con il corpo sono qui, ma la mente mia non c'è, corre dietro a dei ricordi e chi la ferma più…

È solo nel presente che possiamo esserci con il nostro cuore e la nostra mente. Quando si fa l'appello a scuola si risponde presente. In questa risposta ci potrebbe essere un impegno ad esserci. Peccato che poi nessuno lo verifica ed è proprio da lì, dai banchi di scuola che si impara ad andare via da noi stessi, dalla nostra presenza. Essa è l'unica fonte della conoscenza delle nostre emozioni, delle nostre sensazioni, dei nostri sentimenti. Nei banchi di scuola, hainoi, facciamo esperienza della disattenzione, senza nemmeno comprenderne il suo  dis-valore.

Quindi cresciamo con l' idea che non sia poi così grave non essere presenti a noi stessi e al mondo che ci circonda.Cresciamo coltivando la disattenzione come consuetudine. Questa consuetudine ci può fare ammalare perché ci porta progressivamente lontani da noi stessi  (alienati) e nell'incapacità di codificare le nostre esperienze secondo il nostro sentire piuttosto che, secondo un pensiero globalizzato. Sentire ci permette di apprendere dall'esperienza. Se scappiamo continuamente da noi stessi, siamo nella non presenza e quindi nella non esperienza ed è come se volessimo costruire una casa senza averne i mattoni".

Per contatti con la dottoressa Maria Grazia Ceparano – Istituto Mercurius Firenze: 335 804 6404, mail: mercuriusfirenze.it profilo facebook Maria Grazia Ceparano

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