HopeMedia Italia – La sfida del digitale in questo tempo particolare è stato il filo conduttore del convegno online dei media avventisti in Europa, riuniti sul web per il loro convegno annuale. Nei tre giorni di incontri, 19-21 aprile, i circa 100 partecipanti, in maggioranza europei con alcuni invitati da Asia, Africa e Americhe, hanno dato vita al Gain 2021 (Global Adventist Internet Network) sul tema “Tutti separati, tutti insieme, ora più che mai”, un chiaro riferimento ai cambiamenti prodotti dal coronavirus.

Sulla situazione inaspettata del Covid-19 si è concentrato l’intervento di Hanz Gutierrez, docente presso la Facoltà avventista di teologia di Firenze, che ha sottolineato come l'era digitale porti con sé nuove possibilità ma anche nuove responsabilità. “L'uso dei media ha oggi un impatto maggiore rispetto al passato e richiede più attenzione e senso di responsabilità. Inoltre, i media ridisegnano e creano un nuovo senso della realtà. La realtà virtuale sta diventando, in molti modi, la vera realtà".

La pandemia ha creato una crisi economica e sociale in tutto il mondo, ma le piattaforme digitali sono “esplose” e sono diventate fondamentali per poter comunicare, lavorare e incontrarsi a distanza. La realtà è stata trasformata, ha ribadito Gutierrez, "Internet ha messo in luce le nostre vulnerabilità e fragilità e la Chiesa ha il dovere di affrontare questi problemi umani critici con significativa empatia e solidarietà". Ha poi concluso: “La solidarietà verso la condizione umana è il cuore del messaggio religioso, soprattutto nel tempo di un'epidemia globale. Dobbiamo costruire una nuova religiosità empatica".

Gli ha fatto eco Dan Arsenie, Seo marketer: “La pandemia ha modificato le nostre abitudini soprattutto sui social media". Per fare un esempio ha citato le statistiche negli Stati Uniti dove il tempo trascorso su Facebook è aumentato da 26 minuti al giorno nel 2019 a 34 nel 2020. I social media in generale hanno registrato un aumento degli utenti (l'utilizzo era in calo nel 2019) e le varie piattaforme sono diventate un riflesso più accurato della vita reale. Infine, le azioni delle società che gestiscono i social network, come Facebook, Twitter e TikTok, hanno visto aumentare il loro valore in maniera esponenziale. "La buona notizia per l'evangelizzazione digitale" ha concluso Arsenie "è che la necessità di risposte a domande esistenziali ha raggiunto livelli colossali. È un'opportunità da non perdere".

Interesse ha suscitato anche l’intervento di Costin Jordache, giornalista e vicepresidente delle pubbliche relazioni di AdventistHealth, l'organismo sanitario della Chiesa negli Stati Uniti. Quattro sono secondo lui gli aspetti fondamentali di questa nuova era digitale: velocità, brevità, scambio e trasparenza. Il mondo digitale ha reso tutto veloce, breve, aperto e radicale, ha affermato, ma questa “moneta” ha due facce, cioè pregi e difetti. Se è vero che la comunicazione è diventata più aperta, disponibile e accessibile a tutti, è anche vero che c'è un sovraccarico informativo che rende il 90% delle informazioni superflue, superficiali, false e inutili. Inoltre, questo nuovo metodo di comunicazione favorisce il conflitto, la radicalizzazione delle opinioni e la confusione. Il consiglio finale di Jordache è stato quindi: “Rallenta e preferisci profondità e verità! Concentrati sulla qualità e non sulla quantità!".

Il Gain 2021 è organizzato dai Dipartimenti Comunicazioni delle Regioni Intereuropea (Eud) e Transeuropea (Ted) della Chiesa e da HopeMedia Europa. Nelle dichiarazioni di apertura, i due responsabili di Dipartimento, Corrado Cozzi (Eud) e Victor Hulbert (Ted), hanno sottolineato l'importanza di diffondere speranza e pace attraverso la comunicazione della chiesa.

NetAward avventista 
Ogni anno, durante il convegno, vengono riconosciuti i professionisti dei media che hanno dato un contributo importante negli ultimi decenni. I premiati del 2021 sono due: Stephan G. Brass, direttore delle Comunicazioni presso l’Unione avventista tedesca (Eud), e Tor Tjeransen, responsabile delle Comunicazioni per la denominazione in Norvegia (Ted).

Brass è stato uno dei pionieri dell'evangelizzazione digitale in Germania, utilizzando Btx e Internet, mentre Tjeransen è stato presidente della Chiesa avventista norvegese per molti anni e si è concentrato sui media e sulla comunicazione. Il NetAward avventista è stato consegnato virtualmente da Williams Costa, responsabile delle Comunicazioni presso la denominazione mondiale, che ha evidenziato come "la Chiesa avrà sempre bisogno del consiglio e del contributo di professionisti come Brass e Tjeransen". Alla fine della cerimonia di premiazione, Brass ha ringraziato tutti i colleghi: "Senza il vostro sostegno non avrei potuto fare nulla". Mentre Tjeransen ha incoraggiato i presenti: "Usate tutti i mezzi di comunicazione possibili per trasmettere il messaggio più importante: il ritorno di Gesù!"-

I workshop 
Suddivisi in cinque gruppi (o sessioni interattive), i partecipanti hanno potuto "fare rete, scambiare, incoraggiare e motivare" secondo le aree di interesse: comunicazione e marketing; contenuti audio e video; notizie scritte; produzione e sviluppo IT, web e app.

Il progetto comune 
i rappresentanti dei media presenti al convegno hanno deciso anche il nuovo progetto comune. Nel 2017 alcune nazioni avevano partecipato al tema “Questa è la mia missione”, con la produzione di brevi video clip per i social media e YouTube. Sei nazioni avevano dato il loro contributo a tema successivo "Padri" con brevi videoclip, mentre 21 Paesi hanno contribuito con i testi per un libro aggiuntivo. Nell’ultimo Gain tenuto in presenza nel 2019 in Giordania, erano presenti i rappresentanti media di 60 Paesi. Il tema comune scelto in quella occasione era stato "Incertezza", il modo in cui paure, dubbi e un futuro incerto modellano la vita delle persone. E questo senza sapere cosa avrebbe riservato il 2020. Oltre a un film documentario, erano stati prodotti diversi cortometraggi, singoli episodi individuali e un libro stampato.

È stata breve ma intensa la discussione per decidere il tema del progetto comune al Gain 2021. "1.000 anni di felicità – Perché la felicità può essere trovata sempre, ovunque e in qualsiasi momento della vita" è l’argomento scelto. Saranno prodotti: un libro, un documentario, dei videoclip e un lungometraggio. “Lo abbiamo intitolato ‘Mille anni di felicità’ perché chiederemo a dieci persone di culture diverse, ognuna di circa 100 anni, di dirci come fanno a vivere felici oggi, nonostante le esperienze, le prove, le lotte e le vittorie che hanno affrontato" ha spiegato Adrian Dure, responsabile dei progetti di Hope Media Europa.

[Immagine: EudNews. Foto: Corrado Cozzi. Fonte: EudNews e Apd]

 

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