Lo psichiatra Raffaele Morelli ha recentemente pubblicato un articolo dal titolo: “E’ una stupidaggine pensare che soffrire ci renda migliori”. Esiste una sofferenza inutile, gratuita, di fatto totalmente negativa? Quale criterio possiamo adottare per distinguere una sofferenza “inutile” da una “utile”? La vita è sofferenza. L’uomo soffre diversamente da qualsiasi altra creatura? Si può definire la sofferenza umana? Le varie culture come affrontano questo tema? Alcuni credenti utilizzano la sofferenza per avvicinarsi a Dio: ha senso? Nella nostra intervista mettiamo a confronto su questi temi, le opinioni del prof. Giacomo Mangiaracina, docente del Dipartimento di Scienze di Sanità Pubblica dell’Università “La Sapienza” di Roma, presidente SITAB (Società Italiana di Tabaccologia) e coordinatore Area Tabagismo e Formazione della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, e del pastore avventista dott. Lucio Altin, consulente della coppia e della famiglia, docente di psicologia della famiglia e dirigente della “Lega Vita e Salute”.

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