Jacques Frei – Il pioniere Michael Belina Czechowski si stabilì a Grandson ai piedi della catena montuosa Giura Svizzero nel 1866. Era un avventista, un vero avventista. Credeva fermamente che Cristo sarebbe ritornato e voleva che molti fossero pronti a riceverlo. Czechowski poneva l’accento soprattutto sull’adempimento delle profezie. Era arrivato il momento di stringere un patto con Cristo tramite il battesimo biblico (con tutto ciò che comportava). Seguire Cristo significava vivere in modo cristiano e anche osservare il sabato.

Buona parte della sua attività è nota perché l’evangelista inviava un rapporto mensile a coloro che lo sostenevano finanziariamente dagli Stati Uniti. Questi resoconti erano in parte pubblicati sui giornali World Crisis e Voice of the West. Il foglio Il Vangelo Eterno, che Czechowski pubblicava ogni settimana, comprendeva la rubrica «La nostra giornata». Quindi sappiamo che andava di villaggio in villaggio, alla ricerca di persone sensibili al suo messaggio. A volte chiedeva a un pastore il permesso di predicare nella sua chiesa e per convincerlo di avere un messaggio straordinario, probabilmente srotolava la sua carta profetica.

Conosciamo alcune chiese evangeliche nelle quali Czechowski predicò: Sainte Croix, Buttes, Fleurier, Auvernier, Faoug.

Ecco un resoconto del suo lavoro: «Lunedì 20 (agosto 1886) abbiamo lasciato Grandson per tornare a lavorare nella vigna del Signore e abbiamo visitato i dintorni di Neuchâtel, camminando dalla mattina alla sera, a piedi, e portando con noi la nostra biblioteca più essenziale e, riposando per pregare e scrivere il nostro diario, siamo riusciti con grande difficoltà a programmare una conferenza sull’adempimento delle profezie, giovedì 23 a Auvernier» – Il Vangelo Eterno I, p.15.

Nella sua pubblicazione settimanale, Czechowski annunciava anche due «Conferenze generali», una a Les Roches Houriet (il 22 luglio 1861) e l’altra a Calames. Entrambe le fattorie si trovano vicino a La Chaux-de-Fonds (Jura Neuchâtelois). E proprio in questi luoghi la chiesa nascente ebbe maggior successo. La definizione «Conferenza generale» indicava a quei tempi che tutti i seguaci erano invitati a partecipare a un incontro speciale.

L’attività di Czechowski non conobbe frontiere e ben presto fu nel Giura bernese, a Tramelan, che nacque la prima chiesa avventista. Nella sua rubrica «La nostra giornata» Czechowski scriveva: «Il 2 gennaio (1867) nonostante nevicasse molto forte, noi (Czechowski e Geymet) siamo stati costretti ad attraversare la montagna per andare a Courtelary. Arrivati in cima, il sentiero era irriconoscibile per la grande quantità di neve caduta e per il forte vento, tanto che non sapevamo dove mettere i piedi. Dopo aver deciso di scendere, ci siamo improvvisamente trovati in grande pericolo: un terribile precipizio si era aperto davanti a noi. Il bagaglio pieno di libri e pubblicazioni, che portavo sotto il braccio, mi era sfuggito ed era rotolato in fondo all’abisso. Solo alle quattro del pomeriggio siamo riusciti a recuperarlo rischiando più volte di cadere giù per il burrone. Tutto il contenuto della valigia era sparso sulla neve e si era bagnato. Stanchi, scoraggiati e fradici fino alle ossa, siamo arrivati a Courtelary la sera, senza nessun’altro brutto incontro; abbiamo ricevuto ospitalità dai nostri carissimi fratelli in Gesù Cristo che, con un cuore veramente cristiano, ci hanno aiutato al meglio delle loro capacità. Hanno asciugato i loro libri come si stendono i panni» – Il Vangelo Eterno I, p.86.

Diverse ragioni hanno facilitato il successo di Czechowski nel Giura bernese, chiamato anche «Les Franches Montagnes». Per capirle bisogna tornare al tempo della Riforma. Gli amici del riformatore svizzero Zwingli volevano andare più veloci e più oltre di lui. Respingevano il battesimo dei bambini e si facevano ribattezzare, per questo furono definiti «Anabattisti». Vennero perseguitati, annegati (in modo da essere battezzati per l’eternità), condannati alle galere, banditi dall’Europa. Alla fine i riformati di Berna trovarono una soluzione meno rigorosa. Li confinarono sui monti Giura, nella parte chiamata “Les Franches Montagnes”, una regione che allora era praticamente disabitata. Come potevano vivere lassù? L’allevamento non era sufficiente, invece l’industria orologiaia fu di grande aiuto.
Tutte le fattorie nelle «Franches Montagnes» sono costruite nello stesso stile. Al piano terra ci sono diverse finestre, dato che per lavorare era necessaria molta luce.
Quindi, ai tempi di Czechowski, lassù, e specialmente in inverno, la gente era impegnata a fabbricare orologi. Non c’erano radio, televisione o giradischi. Alcuni leggevano ad alta voce mentre altri lavoravano. Il settimanale Il Vangelo Eterno era ben accolto nei circoli religiosi, dato che i giornali scarseggiavano. A quel tempo esistevano solo tre tipografie in tutto il Canton Vaud.

Czechowski riuscì a fondare la prima chiesa avventista in Europa, proprio a Tramelan, nel Giura bernese.
[LF]

 

[Fonte e foto: Adventiste Magazine]

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