Il pastore avventista tirocinante Alessandro Butera ci invita a riflettere su Marco 4:26-29: «Diceva ancora: “Il regno di Dio è come un uomo che getti il seme nel terreno, e dorma e si alzi, la notte e il giorno; il seme intanto germoglia e cresce senza che egli sappia come. La terra da se stessa porta frutto: prima l’erba, poi la spiga, poi nella spiga il grano ben formato. Quando il frutto è maturo, subito il mietitore vi mette la falce perché l’ora della mietitura è venuta”». Di quale seme sta parlando la parabola? Quale insegnamento ci comunica questa storia ancora oggi?

Intervista a cura di Alessia Calvagno.

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