Intrigante parabola quella della rete, narrata da Gesù nel Vangelo di Matteo 13:47-50: “Il Regno dei cieli è simile ad una rete gettata in mare che raccoglie pesci di ogni tipo, buoni e cattivi. Quando la rete è piena, i pescatori la tirano sulla spiaggia, poi si siedono e fanno la cernita: mettono nei cesti i pesci buoni e buttano via gli altri. Così avverrà alla fine del mondo: gli angeli verranno e separeranno i malvagi dai giusti e getteranno i malvagi nel fuoco. Là piangeranno, digrignando i denti”. Quali idee principali esprime? Ѐ plausibile un “aggiornamento” della parabola della rete da pesca con una rete diversa, più adeguata ai tempi in cui viviamo?

La parabola apparentemente mostra un mondo dualistico: bene e male, bianco e nero. Qual è il concetto espresso a questo proposito, nel messaggio di Gesù all’umanità?

Il tema principale della parabola della rete è il giudizio, tema che porta tanti a mettersi sulla difensiva, se, comunque, non provano già paura. Come stanno le cose dal punto di vista della Bibbia, dal punto di vista di Dio?

Intervista di Mario Calvagno e Carmen Zammataro al pastore Saverio Scuccimarri, docente e decano della Facoltà Avventista di Teologia e responsabile della redazione religiosa della Casa editrice ADV.

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