E’ importante sensibilizzare l’opinione pubblica sul drammatico fenomeno della prostituzione forzata, che si lega a quello piu’ generale della tratta di esseri umani e spesso al business dell’immigrazione clandestina. E’ possibile farlo con inchieste giornalistiche ma anche attraverso la creazione artistica.  In questa puntata, Roberto Vacca e Adelina intervistano Paolo Scatragli, autore del racconto “Il sangue limpido del mare”, che e’ stato  utilizzato anche per una pièce teatrale diretta e interpretata da Stefania Mule’.

“Il sangue limpido del mare”, il cui format e’ firmato dall’Associazione Culturale immaginARTE, e’ uno spettacolo che unisce più linguaggi artistici in un unico respiro: da quello letterario, cinematografico, teatrale, musicale nel quale viene affrontato l’attuale tema dell’immigrazione ma anche delle discriminazioni e degli stereotipi di genere attraverso il racconto di una giovane donna che parte dall’Africa per scappare dalla guerra, lasciando gli unici affetti che le sono rimasti: una bambola di pezza ed un cucciolo. Si imbarca in un “viaggio della disperazione”, col sogno di tornare ma anche col sogno di trovare una nuova vita; durante il viaggio teme il mostro del mare delle leggende, Scilla, e realizza che forse e’ molto piu’ di una leggenda, solo che non era come lo immaginava.

Giunta a terra viene incantata da chi le promette un futuro luminoso, ma man mano che procede vede i suoi compagni in semi-schiavitu’, i suoi sogni sbriciolarsi. Le stelle diventano di pietra e “la terra promessa non e’ piu’ ne’ terra ne’ promessa”, e si ritrova infine nella schiavitu’ della prostituzione.

L’attrice Stefania Mule’, Presidente di immaginARTE

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