In questa nuova puntata dell'Altrobinario Roberto Vacca e Claudio Coppini intervistano Cesare Zausa e Michela Dolce, a proposito del corso sul linguaggio dei segni che si è svolto la scorsa settimana presso la Facoltà avventista di Teologia di Firenze, Questo tipo di lingua si chiama LIS (Lingua dei Segni Italiana) ed è una vera e propria lingua, con una morfologia, una fonologia e una sintassi. E' una lingua che veicola i propri significati attraverso un sistema codificato di segni delle mani, espressioni del viso e movimenti del corpo. E' utilizzata dalle comunità dei segnanti, a cui appartengono in maggiornaza persone sorde, per cui la Chiesa avventista ha creato uno speciale servizio missionario volto a evitare di marginalizzare uomini e donne nella missione di condividere il Vangelo e nella catechesi.

Michela Dolce è missionaria e interprete LIS, Cesare Zausa è uno studente della Facoltà avventista di teologia che ha parteciapato al corso introduttivo alla lingua dei segni.

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