Isaia 53 è uno dei brani biblici più intensi, dolorosi, commoventi delle Scritture. Ci parlano del sacrificio d’amore di Gesù con parole dirette, crude, che entrano nelle viscere dei lettori di ogni tempo. “Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca”, si legge al versetto 7.

Per quale motivo Gesù è stato avversato al punto da vivere quell’estremo sacrificio? Una persecuzione che ha travolto (e lo fa tuttora) tanti credenti nel mondo. Perché? Una riflessione a cura del pastore Paolo Benini.

 

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