Non per tutti stare dentro casa significa stare al sicuro. Per alcune donne la reclusione in casa vuol dire prigionia. Si tratta di quelle donne che vivono con un uomo violento e con cui ora sono costrette a condividere ogni momento della giornata. In che modo queste donne possono richiedere aiuto, anche in questa situazione difficili? E com’è possibile aiutarle?

Alessia Calvagno ne ha parlato con la dott.ssa Deborah Giombarresi, psicologa e psicoterapeuta.

Per tutti coloro che sentono il bisogno di avere aiuto psicologico in questo periodo di emergenza coronavirus, segnaliamo lo 0636095959, un servizio telefonico gratuito di supporto psicologico offerto dall’otto per mille della Chiesa avventista.

Immagine di copertina: ID 159852922 © Tinnakorn Jorruang | Dreamstime.com

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