Maol
Pubblichiamo il messaggio del past. Israel Leito, presidente della Regione Interamericana il cui territorio comprende le chiese cristiane avventiste nei Paesi dell’America centrale colpite dagli uragani e dai terremoti. Raccogliamo il suo invito alla preghiera.

Dieci Unioni del territorio interamericano sono state colpite (o sono minacciate) dai disastri naturali, che nelle ultime settimane si sono abbattuti su diverse isole e Paesi.

Fin dall’inizio siamo in comunicazione diretta con i leader locali della chiesa per conoscere i bisogni specifici e aiutare i nostri membri al meglio. Siamo stati informati di gravi danni a case, scuole ed edifici della chiesa. Le perdite ammontano a milioni di dollari. La notizia più triste, tuttavia, è che alcuni avventisti hanno perso la vita.

I dirigenti e i membri delle chiese locali si sono impegnati nell’assistenza alla popolazione in luoghi come Dominica, Antigua, San Tommaso, San Croix, Tortola, Guatemala, Città del Messico e gli stati messicani di Morelos, Chiapas e Oaxaca.

L’Agenzia avventista per lo sviluppo e il soccorso (Adra) si è spostata in tutta la regione per attivare iniziative di assistenza e soccorso. Le nostre istituzioni e organizzazioni hanno contribuito anche con la distribuzione di prodotti alimentari e forniture essenziali. Gli edifici e le scuole della chiesa sono utilizzati come rifugi e sono messi a disposizione in collaborazione con le autorità locali.

Attendiamo ancora che le comunicazioni siano ripristinate in Paesi come Puerto Rico, Dominica e altri, mentre continuiamo a pregare per tutti.

Ho letto le parole del profeta Geremia in Lamentazioni 3, è importante quando dice: «È una grazia dell’Eterno che non siamo stati interamente distrutti, perché le sue compassioni non sono esaurite. Si rinnovano ogni mattina; grande è la tua fedeltà» (vv.22,23, ND).

Sappiamo che il ritorno di Gesù è vicino e, mentre lo aspettiamo, vi invito ad agire come lui quando camminava sulla terra, aiutando i nostri fratelli e sorelle, e i nostri vicini; partecipando ai soccorsi organizzati dalle chiese locali. Soprattutto, preghiamo senza sosta perché Cristo torni presto.

Maranatha!

 

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