paris-stefano-450x301Il presidente UICCA: “Non perdete la speranza”.

Lina Ferrara/Notizie Avventiste – Ieri mattina, 30 ottobre, la terra ha tremato ancora con forza nell’Italia Centrale, dove in realtà lo sciame sismico non si è mai fermato. È stata una scossa di magnituto 6.5, la più forte dal 1980, quando il sisma colpì l’Irpinia.

L’epicentro è stato individuato nei pressi di Norcia, ma è stata avvertita molto bene anche a Roma, in tutta Italia e perfino in Austria. L’ipocentro, infatti, era anche questa volta piuttosto superficiale, a circa 10 chilometri di profondità.

Il presidente della Chiesa cristiana avventista ha espresso solidarietà alle persone colpite.
“A nome dell’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno (UICCA), mi unisco all’intera nazione nell’esprimere vicinanza alle popolazioni colpite dal terremoto nel Centro Italia”, ha affermato il past. Stefano Paris, presidente dell’UICCA, nel messaggio rivolto questa mattina ai terremotati.

“La terribile scossa di ieri ha avuto conseguenze devastanti. Ringraziamo il Signore perché non ci sono state vittime” ha aggiunto.

vissoIl presidente ha poi rivolto parole di conforto ai cittadini dei diversi paesi e frazioni di Marche Umbria e Lazio gravemente danneggiati o completamente distrutti.
“Preghiamo per i feriti e per le famiglie che hanno perso tutto”, ha proseguito S. Paris, “Questo ultimo forte sisma sembra aver abbattuto non solo i muri delle case, ma anche le ultime speranze degli abitanti. I media ci hanno mostrato lacrime, volti sopraffatti dall’angoscia (espressioni di vite profondamente provate dagli eventi della natura), e tanta dignità, propria della ‘gente di montagna’.
Agli abitanti colpiti vogliamo dire: Non perdete la speranza! Preghiamo perché il Signore dia ai vostri cuori conforto, la visione di un futuro ancora possibile e la forza di ricominciare. Preghiamo inoltre per tutti coloro che sono impegnati nei soccorsi”.

Infine, il presidente ha ricordato l’impegno della Chiesa avventista.
“La nostra vicinanza si esprimere anche in maniera concreta tramite gli interventi dell’associazione umanitaria ADRA, e l’azione dei tanti volontari avventisti che desiderano portare aiuto”.

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