Con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale è entrato ufficialmente in vigore, al termine di due anni di iter parlamentare, il ddl sulla Green economy.

L’articolo 40 stabilisce che ogni Comune deve provvedere a “installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale appositi raccoglitori per la raccolta dei mozziconi dei prodotti da fumo”, mentre toccherà a produttori e Ministero dell’Ambiente attuare campagne di informazione per “sensibilizzare i consumatori sulle conseguenze nocive per l’ambiente derivanti dall’abbandono dei mozziconi”.

Quali sono i danni economici e ambientali causati dalle cicche? Le multe possono essere utili?

Recentemente abbiamo parlato di questo tema in occasione dell’uscita di “The answer. La risposta sei tu”, film sui danni del tabacco alla salute e all’ambiente. Un progetto educativo indirizzato particolarmente ai giovani che sta andando avanti. Il prof. Mangiaracina ha fatto parte del pool degli sceneggiatori e il prof. Girolamo Sirchia lo ha prodotto per la Fondazione “Il sangue”. In cosa consiste il progetto?

Il problema dell’inquinamento da cicche è reale e finora è stato ingiustamente trascurato. Qualche ricercatore propone di adoperare i mozziconi di sigaretta come biomassa da cui ricavare calore ed energia. Altri pensano che l’acetato di cellulosa dei filtri, opportunamente rigenerato, possa essere riutilizzato per produrre pannelli termo-fonoassorbenti per l’edilizia. In Cina propongono di usare il cocktail di sostanze tossiche presenti nei mozziconi come antiossidanti per acciai speciali, in pratica come antiruggine. Queste proposte potrebbero essere utili, se venissero effettivamente attuate?

Mario Calvagno, caporedattore, e Carmen Zammataro, redattrice di RVS Roma, intervistano il prof. Giacomo Mangiaracina, medico, della Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università Sapienza di Roma, presidente dell’Agenzia Nazionale per la Prevenzione e direttore della rivista “Tabaccologia”.

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