Vincenzo Annunziata – I mesi scorsi ci hanno visto impegnati nella raccolta di aiuti di vario genere in favore della popolazione ucraina colpita dalla guerra. In modo diverso, tante persone ci hanno aiutato, anche solo con un contributo economico, in questo soccorso. La chiesa avventista di Napoli ha ringraziato tutti per la sensibilità e la generosità dimostrata.

Tutto questo ci ha permesso di inviare tre pulmini pieni di alimenti per adulti e neonati, abbigliamento per adulti e bambini, medicinali, farmaci di primo intervento, prodotti per l’igiene personale, coperte, materassini.

Ogni volta, il carico è stato portato fino al confine con l’Ucraina e lì un pastore, Vitalik, e alcuni volontari andavano e trasferivano tutto sui loro mezzi per distribuire i prodotti alle varie realtà della chiesa, che erano diventate riferimento per la popolazione: una scuola che ospita bambini con problemi; la Clinica Angelia, presidio sanitario per tante persone; alcune chiese a Kiev che hanno aperto le loro porte e offerto rifugio a chi non ne aveva. La gente sapeva di trovare lì aiuti materiali e persone disponibili a dare anche sostegno spirituale attraverso la preghiera e riflessioni bibliche.

Non sono mancate difficoltà di vario genere, a cominciare da quello economico, perché questi invii, come potete immaginare, sono stati tutti a pagamento; difficoltà per l’autista a trovare il carburante perché veniva negato a coloro che andavano verso l’Ucraina a portare aiuti. Ogni volta che il furgone partiva, la comunità avventista di Napoli pregava il Signore affinché proteggesse tutto quello che era in viaggio. E ogni volta Dio ha saputo guidare l’autista nelle scelte e nelle parole che doveva usare.

Ci siamo impegnati, e per questo ringraziamo tutti, ricordando ciò che Gesù ha detto un giorno: “In verità vi dico: tutte le volte che l’avete fatto ad uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me” (Matteo 25:40).

Guarda qui sotto il video del carico dell’ultimo viaggio effettuato. Si vede il pastore ucraino, Vitalik, venuto in Italia per qualche settimana, ospite di persone ucraine della comunità avventista di Napoli. Vitalik stesso (con la t-shirt azzurra) carica qui a Napoli il furgone che arriverà nella sua comunità in Ucraina.

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